Sanità, maxi appalto lavanolo: non ci fu danno erariale e nessun abuso. La Sezione d’appello ribalta la sentenza di Perugia: assolti Duca, Casciari, Orlandi e altri sei dirigenti

Ribaltone sul maxi appalto per il lavanolo e la sterilizzazione indetto dall’Usl 1 e dall’Azienda ospedaliera di Perugia. La Sezione d’appello della Corte dei Conti ha rovesciato la sentenza della Sezione giurisdizionale dell’Umbria. Un radicale cambiamento di posizione che ha  portato all’ annullamento totale della sentenza di primo grado. Per la Sezione d’appello della Corte dei Conti i vertici della sanità Umbra non hanno fatto alcuna proroga facile e non c’è stata nessuna “colpa gravissima”. E’ stato restituito onore e merito a Emilio Duca, Walter Orlandi, Pasquale Parisi, Andrea Casciari, Maurizio Valorosi, Manuela Pioppi, Carlo Nicastro, Diamante Pacchiarini, Doriana Sarnari. Non hanno commesso alcun abuso e non hanno prodotto alcun danno erariale. L’appalto al centro della vicenda si riferisce a 14 anni fa e fu vinto da Sogesi. Riguardava la sterilizzazione e alcuni servizi con successive proroghe fino al 2018. Proroghe facili e prassi diffusa, erano le accuse della Procura contabile della Corte dei Conti dell’Umbria. Tesi fatta propria dal collegio giudicante: un danno presunto di 6,3 milioni di euro, di cui 4,9 addebitato alla Azienda ospedaliera di Perugia e 1,4 attribuito all’Usl Umbria 1. Le difese, con interventi precisi e articolati, avevano spiegato che nel corso degli anni la normativa era cambiata tanto che nel 2014 la Regione, sulla base delle nuove norme nazionali, aveva dato vita alla Centrale unica degli appalti. Proprio per questo ai singoli enti non era più concessa la possibilità di fare gare proprie e nessuno aveva voluto avvantaggiare Sogesi. Le difese avevano chiesto da subito l’assoluzione di tutti gli imputati. Il collegio però accettò la tesi della procura e condannò tutti gli imputati a un risarcimento di 5,5 milioni di euro. Una condanna pesantissima che però fu contestata dai legali degli imputati che annunciarono subito il ricorso in appello. Oggi è arrivata la sentenza definitiva: non ci fu nessun danno erariale e nessun abuso. Duca, Orlandi, Casciari, Parisi, Pacchiarini, Valorosi, Pioppi, Nicastro e Sarnari sono stati tutti assolti.