Sanità, si allarga la protesta: la rabbia degli orvietani. “Situazione drammatica all’Ospedale”, petizione contro la chiusura del Distretto
Cresce la rabbia sul territorio per la difficile situazione dei servizi sanitari. Questa volta l’ira arriva da Orvieto, alla conclusione di un report realizzato dalla associazione PrometeOrvieto. Una fotografia precisa della “drammatica situazione della sanità orvietana”. Un quadro molto triste e preoccupante quello che emerge dal rapporto conclusivo, ad iniziare dalle condizioni dell’Ospedale locale. Tante sarebbero le contraddizioni, molte le incongruenze denunciate dai cittadini: mancanza di personale in quasi tutti i reparti, lunghe liste d’attesa, difficoltà nel fare una visita specialistica, disagi per le analisi. Drammatica la situazione in Ortopedia dove i medici sono la metà di quelli previsti in organico. Manca di fatto l’Unità di terapia intensiva cardiologica, in un Ospedale che dovrebbe essere di emergenza e urgenza. ” Fare un esame o un intervento è un’impresa”, afferma oggi sul quotidiano “Il Messaggero” l’avvocato Florido Fratini, presidente della associazione PrometeOrvieto. ” L’ospedale di Orvieto – aggiunge Fratini – dovrebbe avere la funzionalità di qualche anno fa, almeno quella. Quando una visita specialistica era possibile, le analisi e i risultati si avevano in un paio di giorni, un’ernia o interventi simili erano di routine, non straordinari”. Eppure, il nosocomio di Orvieto fa parte della rete dell’emergenza-urgenza dell’Umbria. Sette ospedali della regione che dovrebbero rappresentare il fiore all’occhiello della sanità umbra. Motivo di vanto e merito per tutti. E, naturalmente, di sicurezza per i cittadini umbri. La denuncia di Orvieto è più o meno la stessa che arriva dagli altri ospedali della Regione: da Spoleto a Foligno, da Perugia a Terni. ” Mancano medici e infermieri e dove ci sono il sistema non funziona ugualmente. Le disfunzioni che numerosi cittadini segnalano sono tante”, continua l’analisi di Fratini. “E’ sufficiente rilevare – conclude il presidente di PrometeOrvieto – che l’incarico di direzione ospedaliera è ricoperto da un “medico a scavalco”, cioè diviso tra direzione del suo reparto e direzione dell’ospedale”. L’associazione si è fatta carico anche di una petizione on line e cartacea per sostenere la richiesta di mantenere a Orvieto il Distretto sanitario che secondo le previsioni della giunta regionale dovrebbe essere cancellato.