Sanità Umbria, visite lampo per smaltire le liste d’attesa: solo 15 minuti a paziente. La protesta dei medici
Il sindacato dei medici smentisce la Regione: ” Quando abbiamo denunciato che le visite erano state programmate ogni quarto d’ora avevamo ragione”. Lo ribadisce ancora una volta Marco Coccetta, segretario di Cimo Umbria, che rappresenta una buona parte dei medici della nostra Regione. ” Lo abbiamo detto su dati di fatto e su documenti emanati dalle Aziende”, ribadisce il rappresentante dei medici umbri, che cerca di sconfessare la replica della Regione che aveva definito “fantomatica” la denuncia del sindacato. ” I medici sono chiamati a visitare i propri pazienti in 15 minuti pur di saturare le liste d’attesa, lo ribadiamo nonostante le smentite della Regione”, rimarca con determinazione Marco Coccetta. Insomma, per il segretario di Cimo i medici si troverebbero nella condizione di visitare i pazienti nei tempi prefissati e sincronizzati da atti amministrativi presi dalle Aziende sanitarie. Una specie di catena di montaggio utilizzata nelle moderne industrie e introdotta da Henry Ford nei primi anni del ‘900, per ottimizzare il lavoro degli operai e ridurre i tempi di produzione. Ma visitare un paziente, sembra voler dire Coccetta, è qualcosa di diverso dal montaggio di un manufatto. Di avviso diverso, invece, l’assessorato regionale alla sanità: “La direzione regionale salute e welfare ha solamente chiesto alle Aziende il ripristino delle prestazioni così come erano regolate prima della pandemia mantenendo, però, un margine di due minuti tra l’esecuzione delle prestazioni per consentire un’adeguata sanificazione dei dispositivi e degli ambienti, in modo da garantire la sicurezza dei cittadini”. Marco Coccetta replica a stretto giro e torna sul tema delle ” visite lampo” a cui sarebbero chiamati i medici umbri. ” Nel programma delle prestazioni ambulatoriali – aggiunge Coccetta – esistono delle liste di prenotazione che sono di primo e di secondo livello. Il primo livello è quando il medico curante fa una richiesta per una prestazione e questa viene erogata dal Cup. Il secondo livello scatta nel momento in cui lo specialista ha necessità di rivalutare il paziente e quindi può programmare nuovi appuntamenti. Ma a queste si sono sommate, da parte delle Asl, delle liste aggiuntive per saturare appunto le liste d’attesa. Per fare esempi concreti i medici si sono ritrovati contemporaneamente due liste, una con appuntamenti alle 9, alle 9,30, alle 10 e così via fino al termine della mattinata. Nell’altra lista aggiuntiva gli appuntamenti sono stati fissati alle 9,15, alle 9,45, alle 10,15 e così via fino a fine turno”. Insomma, per il segretario di Cimo Umbria – dati alla mano – nelle strutture sanitarie della nostra Regione le visite non possono durare più di 15 minuti a paziente. Se fosse così non sarebbe sicuramente una scelta razionale e accettabile.