Truffa da 100 milioni di dollari: estradato in Usa dall’Umbria l’avvocato dei Dj
La Corte di assise di appello di Perugia ha accolto le argomentazioni della Procura Generale di Perugia e autorizzato la richiesta di estradizione verso gli Stati Uniti d’America di un cittadino olandese accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode in danno degli Stati Uniti e di aiuto e assistenza nella predisposizione di dichiarazioni dei redditi false e fraudolente a favore di due noti Dj, che non risultano coinvolti nel procedimento di estradizione. Nei suoi confronti è stata applicata la custodia cautelare in carcere per scongiurare il pericolo di fuga. L’uomo, noto avvocato e consulente finanziario, già agli arresti domiciliari nel comune di Valfabbrica dall’aprile scorso, è destinatario di un mandato di arresto internazionale, emesso dal Tribunale degli Stati Uniti Distretto meridionale di New York, per aver messo in atto una truffa da cento milioni di dollari attraverso l’utilizzo di un sofisticato sistema di evasione fiscale a livello mondiale. Lo stesso – riferisce la Procura Generale di Perugia – era stato localizzato in provincia di Perugia anche grazie ad un’attività di cooperazione tra le autorità statunitensi e la guardia di finanza, che si è avvalsa dell’ufficiale del Corpo distaccato in qualità di esperto presso l’Ambasciata di Washington, e del secondo reparto del comando generale. In particolare, secondo le autorità americane, il cittadino olandese è gravemente indiziato di aver ideato e gestito complessi sistemi di evasione fiscale a livello internazionale per clienti di primario rilievo, trattandosi di due Dj di musica dance elettronica tra i più pagati nel mondo, tramite la costituzione di società di comodo a Cipro, creando schemi e interponendo trust finanziari consentendo così ai due clienti di sottrarsi agli obblighi fiscali verso gli Stati Uniti. “Con questa sentenza i giudici perugini – spiega la Procura Generale di Perugia, diretta dal dottor Sergio Sottani – hanno disatteso le ragioni sostenute dalla difesa e accolto la richiesta di estradizione passiva presentata dalle autorità statunitensi, evidenziando in questo modo anche per il nostro ordinamento la gravità del reato di evasione fiscale per il quale in America è prevista una pena che può arrivare fino a otto anni di reclusione”.