Ultimi botti di campagna elettorale a Perugia: dopo la piazza di Margherita Scoccia è la volta di Vittoria Ferdinandi al Frontone. Endorsement della Proietti alla candidata del centrosinistra

Il conto alla rovescia è terminato e la campagna elettorale lascerà lo spazio al voto di domenica e lunedì. Oggi è il tempo dell’ultimo appello, poi dalla mezzanotte scatterà il silenzio elettorale che impone lo stop a comizi, incontri, riunioni e affissioni. Un silenzio dedicato alla riflessione degli elettori prima che si richino alle urne. Dunque, le ultime ore diventano preziose, soprattutto in una campagna lampo di appena due settimane, come avviene sempre in caso di ballottaggio. Ore importanti, da spendere bene per mettere nel mirino gli ultimi indecisi, quelli che a Perugia potrebbero indirizzare un’elezione incerta. Il centrodestra ha anticipato la chiusura con il comizio di ieri sera in piazza IV Novembre, nel centro storico del capoluogo umbro dove, tra l’altro, è stato allestito il maxischermo per guardare la partita Italia-Spegna degli Europei di calcio. Margherita Scoccia è scesa dalle scale di palazzo dei priori e poi si è diretta verso il palco. Tra bandiere italiane e palloncini a forma di margherita, la candidata di centrodestra ha preso la parola per chiedere il voto dei perugini. “Voglio essere il vostro sindaco – ha aggiunto – quello che ha con voi un rapporto diretto. Qualcuno lo ha definito clientelismo, io invece dico che è umanità. Avete in mano una città bella che ha iniziato a crescere, non interrompiamo questo sviluppo”. Poi, rivolgendosi ai presenti, ha sottolineato un concetto espresso più volte in questa campagna elettorale. ” Questa è la nostra città, quella che viene in piazza e sta insieme ed esce dal palazzo, perché noi siamo la politica che sta in mezzo alla gente, siamo la Perugia che ha rotto con la vecchia politica e che ha condiviso i problemi e che ora ha l’ardire di avere ancora una città bella e sicura come è stata in questi dieci anni”. Una considerazione arrivata qualche ora prima di conoscere il rapporto su “L’Economia Umbra”, redatto dalla filiale di Perugia della Banca d’Italia. I dati del rapporto indicano invece un evidente rallentamento nel 2023 dell’economia umbra dovuto principalmente alla debolezza della domanda interna e all’incremento del costo dei finanziamenti. Si è registrata una crescita del Pil debolissima, dello 0,5 per cento.  Vittoria Ferdinandi, invece, dopo una festa itinerante per tutta la città chiuderà questa sera ai giardini del Frontone. Ieri, il tour sul bus scoperto è iniziato a Resina. E’ stata accolta da un entusiasmo enorme: a Ponte Valleceppi canti e cori da stadio, così come a Ponte San Giovanni. A bordo dell’Autobus è passata a Casa del Diavolo, Ponte Pattoli, Ponte Felcino, Sant’Egidio. Oggi pomeriggio, prima del gran finale, il tour proseguirà per San Martino in Campo, Castel del Piano, San Sisto, Pian di Massiano, Madonna Alta, San Marco, Elce fino ad arrivare ai giardini del Frontone. A favore della Ferdinandi, in queste ore, è arrivato il sostegno della cattolicissima Stefania Proietti, sindaco di Assisi e presidente della provincia di Perugia. “Vittoria Ferdinandi, che sostengo convintamente perché la sua proposta politica ha il peso del suo coraggio – afferma la Proietti – parla con la sua esperienza di vita, parla da civica coerentemente ai valori che ha fattivamente concretizzato nelle sue scelte di vita e di impegno sociale: mettersi al servizio degli altri, dei più fragili, camminare insieme a loro, difendere chi è più debole; partire dal basso, dalla partecipazione e dalla gente per capire i bisogni veri e vivi della sua città, con il coraggio di provare a tradurli in azione politica; ricucire i territori e persone una a una cercando il valore dell’unità della comunità, cercando di fare della comunità  e della città  una famiglia unita e accogliente dove nessuno si senta escluso, dove nessuno si senta indietro, dove non ci siano privilegi ma mutuo aiuto, dove ciascuno possa esprimere la propria opinione senza censure, dove i giovani si sentano a casa loro se hanno un sogno innovatore, se difendono l’ambiente, se gridano che è ora, e come se lo è, di far cessare il fuoco”. Per la Proietti c’è “bisogno di persone che si occupino di politica, e farlo porta con sé la bellezza della responsabilità delle proprie comunità ma anche una cifra di sofferenza, perché tutti noi vorremmo il meglio per i nostri cittadini, specialmente per chi ha più bisogno, vorremmo poter dare loro tutto ciò che è bene e che è giusto, e troppo spesso non riusciamo a farlo: perché mancano le risorse, perché mancano i permessi, perché mancano le leggi adatte”.