Umbria, curva epidemica in aumento: incidenza settimanale sopra quota 100. Solo tre distretti sotto soglia criticità, Rdt all’1,56
La curva epidemica, come pure la media mobile a sette giorni, in Umbria mostra un trend in aumento rispetto alle settimane precedenti, mentre l’incidenza settimanale mobile per 100 mila abitanti al 9 dicembre è pari a 104. Questi i dati del report elaborato dal Nucleo epidemiologico della Regione Umbria, aggiornato ad oggi. L’ Rdt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a sette giorni aumenta attestandosi ad un valore di 1,56. I tassi si mantengono inferiori ai 50 casi per 100 mila abitanti solo tra gli ultra 64enni. I distretti sanitari dell’Umbria che hanno incidenza inferiore a 50 casi per 100.000 abitanti sono: Valnerina, Alto Chiascio e Media Valle del Tevere. Complessivamente si osserva un aumento in tutti i distretti. ” Nella nostra Regione – ha detto l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto – complessivamente il contagio rimane al di sotto della media nazionale, ma certo l’aumento dei casi sul territorio umbro e in particolare in tutte le province limitrofe, ci porta ad alzare la guardia. Un dato confortante è che dai campioni dei tamponi sequenziati, non è emerso nessun caso di variante Omicron”. Il comitato tecnico scientifico, nel corso della riunione di oggi, ha evidenziato che la variante Omicron rispetto alla Delta è più trasmissibile, causa in alcune situazioni malattia più severa ed è più probabile reinfettarsi. ” Per il Comitato tecnico scientifico – ha sottolineato Coletto – resta fondamentale insistere sulla necessità delle vaccinazioni con prima e terza dose, utilizzare la mascherina negli ambienti chiusi e possibilmente Fp2 se troppo affollati, mentre sarebbe consigliabile anche all’aperto soprattutto quando c’è concentrazione elevata. La ventilazione dei locali e il distanziamento sono anche questi fattori da non trascurare”. Per quanto riguarda le vaccinazioni, in Umbria la quota dei resistenti al vaccino si è leggermente ridotta e si attesta al 5,5% della popolazione over 50. ” Su questa fascia – afferma Coletto – bisogna ancora insistere per far si che si riesca a far penetrare in tutti i cittadini il messaggio dell’importanza della vaccinazione come forma di protezione anche per i soggetti fragili”. Dal monitoraggio della Fondazione Gimbe nella settimana 1-7 dicembre si rileva proprio un incremento dei nuovi casi. Un dato che interessa quasi tutte le Regioni e che va dall’ 1,8 delle Marche al 50,3% dell’Umbria. Sono tuttavia sotto la soglia di saturazione i posti letto in area medica (6%) e in terapia intensiva (9%) occupati da pazienti Covid-19 in Umbria. Hanno raggiunto intanto una percentuale del 18,38% gli umbri ai quali è stata già somministrata la terza dose di vaccino contro il Covid. Al momento ha concluso il ciclo vaccinale l’ 85,16% dei residenti vaccinabili.