Vacanze “galeotte”, focolai di rientro: contagi fra i giovani nella riviera romagnola. I casi di Marsciano e Cascia
Doveva essere un’estate “Covid free” invece, principalmente a causa della variante Delta, si moltiplicano i positivi. Anche in Umbria, purtroppo. E nell’estate 2021 torna la paura per nuove ondate di contagi soprattutto tra i non vaccinati e tra i più giovani. Allerta ,quindi , anche in Umbria dove focolai di contagiati rischiano di aumentare di giorno in giorno ovunque. Movida e feste rappresentano le insidie maggiori ma in questi giorni tanti sono i casi di nuovi positivi umbri che si sono infettati nei luoghi di vacanza. A parte il caso di Gualdo Tadino dove si sono registrati diversi nuovi casi Covid dopo un matrimonio celebrato con rito civile in Comune e terminato con un banchetto, in Umbria crescono i focolai riconducibili proprio alle vacanze dei ragazzi . Soprattutto nella riviera romagnola dove i giovani umbri, oltre a frequentare le spiagge, passano le serate nei locali notturni con feste molto partecipate e il più delle volte assai sfrenate. E’ il caso di Marsciano dove nell’ultima settimana sono stati riscontrati una quarantina di positivi con più di 150 persone in isolamento fiduciario. Il cluster sarebbe partito dall’infezione di due giovani ventenni tornati proprio dalla riviera romagnola. Anche a Cascia tra gli ultimi positivi ci sarebbe un giovanissimo che si è contagiato al mare, sembra a Rimini. Ad Anghiari, comune della provincia di Arezzo, piccolo gioiello medievale, non lontano dall’Umbria, si sono registrati dieci contagiati durante un ritiro spirituale. Insomma, i luoghi di vacanza a meno di una settimana dall’inizio di agosto, rischiano diventare occasione di focolai e cluster, con la concreta possibilità di trasferire l’infezione successivamente nei luoghi di residenza appena i contagiati rientrano nel proprio territorio. Vacanze galeotte quindi con bicchieri e cannucce che facilitano i contatti, soprattutto la notte quando viene meno l’azione positiva dei raggi ultravioletti che ne riducono la carica infettante. Per questo sarà il controesodo più monitorato della storia italiana in attesa di riuscire a immunizzare almeno l’80% della popolazione. L’obiettivo, soprattutto per i giovani, deve essere quello di riconquistare la libertà , poter uscire e non stare in ansia ma senza mettere a rischio gli altri e i propri familiari.