Verso una soluzione per lo svincolo di Scopoli: Melasecche “Trovato accordo ragionevole”
Sta trovando una soluzione la vicenda dello svincolo di Scopoli sulla nuova Foligno-Civitanova. Una storia lunga e tortuosa che ha visto gli abitanti della montagna folignate protestare più volte negli ultimi anni. Soprattutto quando il progetto fu bocciato dal ministero dei Beni culturali per il suo presunto impatto eccessivo sulla valle del Menotre. Un progetto considerato troppo invasivo malgrado la presenza della nuova strada statale 77. Tra l’altro la vecchia Ss 77, con il suo tracciato tortuoso, non garantisce un accesso tempestivo in caso di emergenza. L’assessore regionale Enrico Melasecche assicura che è stata trovata “una soluzione ragionevole” trasformando il progetto in un semisvincolo verso Foligno. Nel frattempo sono lievitati i costi passando da otto milioni di euro a ventidue milioni di euro. La settimana scorsa il progetto è stato approvato dal Consiglio di amministrazione della Quadrilatero ed inviato al Provveditorato dei lavori pubblici interregionale, la cui direzione è a Firenze, alla Regione Umbria per il parere di rito ed alla Soprintendenza dell’Umbria per chiudere formalmente la procedura di Valutazione preventiva dell’interesse archeologico. Si apre quindi la richiesta di Valutazione impatto ambientale (Via) al ministero dell’Ambiente e della sostenibilità Ecologica ed infine, entro il 2024, ci sarà la Conferenza di servizi davanti al Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile riferendosi l’intera procedura alla cosiddetta Legge Obiettivo. Soddisfazione è stata espressa dal Comitato per lo svincolo di Scopoli, “oltre alla riconfermata fiducia per quanto fatto in questi quattro lunghissimi anni”. Giungono, nello stesso tempo, anche “segnali di comprensibile impazienza perché, nel caso di rispetto da parte di tutti dei tempi previsti, occorreranno altri sei mesi fra la redazione del progetto esecutivo e l’approvazione con verifica ex articolo 26 del dlgs 50/16, per poi mprocedere entro la seconda metà del prossimo anno alla gara d’appalto con l’auspicabile apertura del cantiere entro il 2025”. L’assessore Melasecche garantisce però di “voler seguire il progetto fino alla fine della legislatura” e attacca quella “parte politica che ha causato questo mostro della burocrazie di oggi, nel tentativo di far dimenticare le proprie responsabilità”.