17 vincitrici del Premio “Umbria in Rosa”
Mirella Alloisio (Impegno Civile); Chiara Andidero (Sport Paralimpico); Gemma Bracco (Pari opportunità); Anna Ciacchierini (Agricoltura); Laura Chiatti (Cinema); Laura Dalla Ragione (Salute); Monia Filippetti (Artigianato); Francesca Gosti (Forze dell’Ordine); Maria Paola Martelli (Start-Up); Maria Concetta Micheli (Pioniera); Emanuela Miniati (Impresa Sociale); Maria Giovanna Ranalli (Ricerca-Stem); Suor Noemi Scarpa (Volontariato e Sociale); Nicoletta Spagnoli (Moda); Laura Teza (Università); Monique Veaute (Cultura); Simona Zoncheddu (Scuola). Questi i nomi delle diciassette donne a cui è stato conferito, nella Sala del Consiglio della Provincia di Perugia, il Premio “Umbria in Rosa” 2023, organizzato dalla Provincia di Perugia e la Consigliera di Parità in collaborazione con l’associazione Europa Comunica.
Il premio è rivolto a tutte le donne che in Umbria si sono distinte nel campo del sociale, sanitario, imprenditoriale, culturale, sportivo, così come negli ambiti dell’innovazione, dell’agricoltura e dell’istruzione. L’iniziativa nasce dal desiderio di dare risalto alle donne nella società moderna, che operano nei campi del sapere e rappresentano esemplari modelli femminili per le capacità professionali e la positività di cui sono portatrici, valorizzando il proprio patrimonio di umanità, conoscenza, tolleranza e laboriosità.
A ricevere il premio per la categoria “Sociale e Volontariato” Suor Noemi Scarpa “Per la sua attività svolta in aiuto dei poveri, accoglie da anni donne e famiglie in difficoltà. Con lei il Monastero delle Benedettine di Sant’Anna è diventato un luogo di conoscenza, di incontro, condivisione dei valori che uniscono la comunità di Bastia Umbra” (come recita la motivazione del premio)
Diciassette vincitrici selezionate tra tantissimi nomi arrivati, selezionati anche grazie alla collaborazione del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio dell’Umbria (CIF) e della Professoressa Mirella Damiani dell’Università di Perugia.
Tre i premi speciali consegnati durante la cerimonia: a Gemma Bracco “Per aver portato avanti durante gli anni del mandato come Consigliera di Parità della Provincia di Perugia, tantissimi progetti e attività di supporto nei casi di presunta discriminazione tra donne e uomini nel mondo del lavoro…” (come recita la motivazione del premio); a Maria Concetta Micheli “Per il suo coraggio e per aver lottato contro i pregiudizi, ma anche per la sua straordinaria determinazione e forza del suo carattere che l’hanno portata ad ottenere nel tempo i riconoscimenti più alti… (come recita la motivazione del premio); a Mirella Alloisio “Ancora oggi il suo impegno continua nelle Associazioni antifasciste e femministe e nel testimoniare i valori della lotta democratica e partigiana”. (come recita la motivazione del premio)
La nuova edizione del Premio Umbria in Rosa riprende dopo anni di stop dovuti alla pandemia, per volontà della Presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti; della Consigliera Provinciale con delega alle Pari Opportunità, Erika Borghesi; la Consigliera di Parità della Provincia di Perugia, Giuliana Astarita e il Presidente dell’Associazione Europa Comunica, Jean Luc Umberto Bertoni.
“Abbiamo voluto fortemente rilanciare questa iniziativa – ha detto la presidente Proietti –, perché sentiamo di voler ringraziare, con il nostro Premio, le donne umbre che con il loro sapere e impegno quotidiano sono di valore ed esempio per tutta la comunità e le future generazioni. L’attenzione alla parità di genere non è mai troppa e va sempre ricordato come la donna può e deve avere la possibilità di esprimere tutto il suo potenziale”.
“Siamo qui per celebrare le eccellenze al femminile – ha commentato la consigliera Borghesi – e raccontare la storia di donne capaci di fare la differenza nei vari settori premiati. Riprendere il Premio, pensato e promosso a decorrere dal 2016, assume oggi un grande significato, frutto di un lavoro sinergico portato avanti con Europa Comunica Cultura e l’ufficio Pari opportunità della Provincia, senza dimenticare il supporto delle varie Istituzioni locali”.
Sulla stessa linea anche la consigliera di Parità Astarita: “Un modo per ringraziare le donne umbre che veicolano il loro sapere, le esperienze e la loro energia a tutta la comunità e, per questo, costituiscono dei modelli positivi, di massimo valore, da riconoscere”.