Rischio chiusura per molte aziende agricole: allarme della Cia Umbria
” C’è il rischio reale che molte aziende agricole debbano chiudere non essendo più in grado di sostenere ulteriori aumenti dei costi”. A lanciare l’allarme è Matteo Bartolini, presidente di Cia Agricoltori italiani dell’Umbria. ” Oggi l’attenzione si sposta sulla fase di trasformazione del prodotto agricolo: la preoccupazione più alta è, ad esempio, per chi produce tabacco e deve asciugare il prodotto, chi produce vino nelle cantine, per chi fa olio nei frantoi, ma anche nei mattatoi, dove l’aumento dei costi energetici ora si fa pericolosamente sentire”, sottolinea il rappresentante degli agricoltori umbri. ” Per l’economia regionale umbra – sostiene Bartolini – principalmente agricola ma non solo, c’è la necessità che il governo regionali si adoperi per far sentire la propria voce a quello nazionale, affinché nella prossima legge di bilancio vengano adottate misure utili per i ristori. Serve una misura immediata da inserire nella prossima finanziaria e una programmazione di medio e lungo termine affinché la Regione, unitamente con l’Anci, apra un tavolo per la semplificazione burocratica, per la diffusione delle comunità energetiche e per permettere l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile. Energia che deve essere messa a disposizione delle aziende locali e dei cittadini umbri, non certo per fare speculazione. E’ fortemente necessario che qualora ci sia una opportunità, più che auspicata, per le energie da fonti rinnovabili, venga lasciata nelle mani di piccoli imprenditori, commercianti, artigiani, aziende agricole per permettere la sopravvivenza di coloro che sono il tessuto economico e sociale dell’Umbria. Questo – conclude il presidente di Cia Umbria – permetterà anche l’abbandono di una problematica di carattere ambientale per tutta la regione e i cittadini”