Assemblea legislativa: sì a corsie preferenziali per tamponi drive-through
Perugia – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato all’unanimità la mozione promossa dai consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Eleonora Pace (capogruppo) e Marco Squarta (presidente Assemblea legislativa) che impegna la Giunta a “rimodulare orari ed attivare una corsia preferenziale per bambini fino a 6 anni, disabili, over 65 anni e donne in stato di gravidanza per l’effettuazione di tamponi rapidi con la modalità del drive-through”. L’atto di indirizzo ha ottenuto il consenso di tutti i gruppi dopo l’integrazione con un emendamento presentato dalla minoranza che inserisce tra i soggetti fragili anche i pazienti oncologici e immunodepressi ed invita la Giunta “a proseguire le operazioni di tracciamento ed effettuare test diagnostici nelle persone asintomatiche individuate come contatti diretti di persone positive, qualora queste ultime risultino avere tra i congiunti persone con vulnerabilità riconosciute come fattori di rischio correlato ad un un decorso grave dell’infezione da Sars-Cov2 o appartengano ad una delle categorie citate nella mozione”.
Illustrando l’atto in Aula, Pace ha rimarcato che “il modello del drive-through può essere efficace nel produrre i risultati auspicati consentendo di interrompere la catena dei contagi. I soggetti coinvolti in questo processo di gestione, per arginare il contagio da coronavirus, sono numerosi e altrettanto numerose sono le categorie dei soggetti eleggibili alla esecuzione dei vari test. Chiediamo alla Giunta di valutare la possibilità di riorganizzare questo valido modello di prevenzione del contagio, per favorire il superamento delle difficoltà emerse nei siti di prelievo, considerando la possibilità di prevedere una corsia preferenziale di accesso per i bambini almeno fino a 6 anni, disabili, over 65 anni e donne in stato di gravidanza. Tutto ciò per poter limitare la permanenza in auto di queste categorie di utenti ed ottimizzare le tempistiche per l’esecuzione del tampone. Sarebbe auspicabile anche la rimodulazione degli orari consentiti per l’effettuazione dei test, per evitare la formazione di lunghe file d’attesa che sono causa di forte stress per coloro che devono effettuare il prelievo, generando anche disagi per la circolazione”.