Assisi, giornata di preghiera per Sud Sudan, Sri Lanka e Libia
ASSISI – “La preghiera cui intendo chiamarvi il prossimo 27 aprile si pone al servizio del processo di pace iniziato in Sud Sudan. Ma non dimentichiamo, anzi includiamo volentieri nella nostra preghiera, altre urgenze come la guerra in Libia, che potrebbe provocare conseguenze tragiche”. Questo uno dei passaggi dell’invito del vescovo monsignor Domenico Sorrentino, lanciato in occasione dell’appuntamento di preghiera per la pace che si ripete il 27 di ogni mese, durante il quale si ricorderà lo Sri Lanka a seguito dei tragici attentati avvenuti nei giorni scorsi.
“Per il nostro appuntamento spirituale di preghiera per la pace nel 27 di ogni mese – sottolinea il vescovo – vi propongo di farci eco del gesto quanto mai significativo compiuto da Papa Francesco lo scorso giovedì 11 aprile. Egli ha voluto chinarsi ai piedi del presidente dello Stato del Sud Sudan e degli oppositori che ormai da anni alimentano un conflitto armato violento e sanguinoso. Papa Francesco ha baciato i loro piedi indicando concretamente a tutti le strade che possono costruire la pace. È importante notare che aveva convocato in Vaticano i contendenti non in vista di un ulteriore negoziato ma per un ritiro spirituale, nella certezza che la meditazione e la preghiera sono elementi – chiave per dare vigore ai processi di pace. Inoltre, insieme ai capi politici, ha invitato anche quelli religiosi presenti in quella regione, compreso Justin Welby primate della Chiesa Anglicana, perché la costruzione della pace richiede di raccogliere tutte le forze spirituali. Infine ha accompagnato la preghiera e la parola ripetendo il gesto significativo compiuto da Gesù nel cenacolo il giovedì santo. Ha indicato così che per puntare sguardo e cuore verso il bene sommo della pace occorre sottrarsi alla logica dei giochi di potere e praticare la via dell’umiltà e del dialogo. Alle sorelle e ai fratelli delle altre religioni che si uniscono alla preghiera mensile per la pace – conclude il vescovo – desidero partecipare la speranza cristiana che nasce dalla Pasqua, ossia dalla passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo, da noi celebrata in questo stesso mese di Aprile. Insieme, e con coraggio, proviamo a metterci al servizio dei progetti di resurrezione, rinascita, pienezza di vita che Dio ha per ogni uomo e per ogni popolo della terra”.
Per la preghiera non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della giornata del 27 marzo.