Assistenza, genitori e associazioni chiedono più servizi di assistenza per gli 8mila adolescenti con problemi di neurosviluppo
PERUGIA – I numeri sono più che espliciti: sono 8.000 i bambini che nell’attuale anno scolastico presentano un disturbo del neurosviluppo, numeri sicuramente in difetto. Questo dato è emerso dal Convegno “DSA E ADHD: SPECIFICITA’, ANALOGIE, CRITICITA’. INCONTRIAMOCI PER PARLARNE” , che si è tenuto a Villa Umbra, con la partecipazione di associazioni ,insegnanti e genitori. Ad aprire i lavori del convegno su Disturbi Specifici di Apprendimento e di Disturbi da Deficit di Attenzione/Iperattività l’
“Plaudo -ha detto Barberini- al mondo associativo e della società civile che mettono in evidenza bisogni ed istanze che in campo sanitario sono state forse per troppo tempo relegate in secondo piano, quasi nascoste come si fa con la polvere infilata sotto il tappeto. Alziamo il tappeto e proviamo a trovare le soluzioni per problemi che riguardano diverse fasce di età, non solo quella adolescenziale ” . Michele Margheriti, presidente nazionale dell’AIDAI e responsabile del Centro Sabbadini, ha avuto il compito di fornire le cifre sull’entità reale di queste problematiche. “Queste condizioni – ha ribadito Margheriti – non sono, come spesso si pensa, fenomeni nuovi o particolarmente recenti. Si conoscono da più di un secolo, più semplicemente vengono maggiormente alla luce in questi ultimi anni perché li sappiamo riconoscere, diagnosticare e proporre percorsi di terapia. Urge intervenire perché nei prossimi 5/10 anni i bisogni di cura per bambini e ragazzi con queste problematiche aumenteranno drammaticamente”. Per Margheriti, inoltre, bisogna sfatare la vulgata che oltre l’età della scuola primaria le attività riabilitative siano inefficaci. In realtà anche in adolescenza si possono predisporre percorsi positivi, i cui risultati sono stati portati in evidenza illustrandone alcuni casi. Lucia Droghetti, dell’Associazione Progetto Donna, si è soffermata “sulla necessità di approvare un quadro normativo regionale in tempi brevi, soprattutto per sostenere le famiglie negli sforzi economici che devono affrontare nella cura dei figli e per definire con chiarezza i loro diritti”. A questo proposito i consiglieri regionali Attilio Solinas e Gi