Ast, Francescangeli: “Ripensare una collocazione sui mercati esteri”
TERNI – “Il mercato corre dritto verso i migliori offerenti, ed in questo caso la produzione asiatica – senza dai – è la migliore sulla piazza”. Questa la linea del segretario Ugl, Daniele Francescangeli, che riflette poi il pensiero sulle acciaierie ternane.
“Sul nuovo piano industriale sarà rafforzata la rete commerciale con il giusto mix di acciai freddi e caldi, si dovrà poi pensare ad una ricollocazione sui mercati esteri – non inferiore, secondo l’Ugl, ad un 10 % della produzione”.
Secondo il sindacato, questo obiettivo permetterebbe di resistere alle bordate dei concorrenti asiatici.
“Gli investimenti – continua Francescangeli – devono essere in linea con il piano siglato il 3 dicembre 2014 al Ministero dello Sviluppo Economico, ossia non inferiori ai 40 milioni l’anno.
Il punto di partenza per questa nuova fase vede in primis l’attenzione sugli standard occupazionali attuali. Occorrono 2400 unità dirette per sopperire a tutte le ore di straordinario che i lavoratori sono costretti ad effettuare per rimanere in linea il milione di tonnellate”.
“Agli occhi del governo nazionale e locale – conclude Francescangeli – Ast evidenzia un mancato rispetto del vecchio accordo, in particolare sulle infrastrutture e sui fondi economici promessi sull’ambiente e sulle nuove startup”.
Il sindacato attende ora gli sviluppi dei vari incontri già calendarizzati.