Ast, al Mise si va verso lo sdoppiamento dell’accordo
Va avanti dalle 11 di ieri mattina la riunione al Mise per l’Ast: si tratta ad oltranza. Il tavolo andato avanti per gran parte della notte è stato aggiornato alle 10 di oggi. Il ministro Guidi vuole arrivare ad un accordo, cosi’ come le parti. Un’intesa che si sta costruendo richiede dei tempi molto lunghi, per questo le assemblee dei lavoratori, programmate inizialmente per questa mattina, sono state annullate. Con il passare delle ore si iniziano a delineare i punti su cui è possibile arrivare a un’intesa. Si parlerebbe di 125 esuberi per differenza, di una produzione annua di almeno un milione di tonnellate di acciaio fuso e di un piano industriale quadriennale. Ma la trattativa potrebbe essere sdoppiata in due: una parte generale dell’accordo potrebbe essere firmato in questa sede, la seconda parte, riguardante tra l’altro l’integrativo e la turnistica, potrebbe essere riservata a una successiva contrattazione da svolgere nei prossimi giorni a Terni.
Intorno al vertice ci sono le aspettative sia della Thyssen che dei sindacati e del Governo di trovare un accordo. Dalla trasferta di ieri a Monaco, i rappresentanti dei lavoratori hanno ottenuto una prima disponibilità a dialogare da parte di Thyssenkrupp che, comunque, ha rinnovato la fiducia all’amministratore delegato di Ast, Lucia Morselli a cui la multinazionale ha affidato il mandato di trovare un accordo, già dalla riunione di oggi. Le rassicurazioni sugli investimenti e soprattutto a non chiudere o vendere il sito ternano hanno trovato la disponibilità del sindacato ad alleggerire le forme di sciopero ma a patto che l’azienda si impegni ulteriormente sul fronte dei volumi produttivi.
Ore 10 Arrivano al Mise i sindacati. Sotto al ministero anche alcuni operai venuti da Terni per aspettare l’esito di una riunione considerata chiave.
ORE 11 Il ministro Guidi ha già parlato con la Morselli. La delegazione sindacale della Fiom è guidata dal segretario, Maurizio Landini.
ORE 11.15 “Quello che si sta tenendo al ministero dello Sviluppo economico sull’Ast di Terni è un confronto “delicato” con “condizioni difficili”. Lo ha affermato il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, poco prima di entrare al ministero. “Le condizioni per aprire un confronto vero e la trattativa sono di acquisire le certezze sul piano industriale – ha spiegato – con investimenti concreti, il mantenimento dei due forni e prospettive temporali”. Per il negoziato, ha precisato Landini, è necessario che sia tolta dal tavolo la verifica del piano a due anni. “Ci auguriamo di poter partire da un serio piano industriale – ha aggiunto – andiamo a capire se c’è la volontà concreta, a verificare se ci sono passi avanti. Noi siamo per ricercare un accordo che dia però garanzie ai lavoratori”.
ORE 11.18 “Il tavolo in corso al ministero dello Sviluppo economico sull’Ast di Terni non può più subire rinvii”. Lo ha affermato il segretario nazionale Uilm, Mario Ghini, prima di entrare al ministero. “Oggi o si chiude e si superano gli scogli – ha sottolineato – o la trattativa si impantana”. Il sindacalista ha giudicato positiva la posizione assunta dal governo: “Ha cominciato a fare la sua parte, ha spossato le nostre posizioni per un piano industriale che abbia Un orizzonte di quattro anni e il mantenimento del secondo forno, per una produzione che non sia inferiore ad un milione di tonnellate. Ci aspettiamo – ha concluso – che questi punti siano accolti”.
ORE 11.20: “I sindacati si preparano a portare avanti una trattativa a oltranza con la Ast di Terni e illustrare poi gli esiti domani ai lavoratori riuniti in assemblea”. Lo ha spiegato Sandro Pasotti, segretario nazionale Fim, prima di entrare al ministero dello Sviluppo economico per il tavolo tra governo, azienda e sindacati.
“Dobbiamo verificare – ha affermato – se la Ast è disponibile a muoversi dalle sue posizioni. Ricominceremo dal piano industriale. Chiediamo di modificare la verifica a due anni. Per noi la condizione è che il secondo forno sia in funzione garantendo un milione di tonnellate di fuso”. “Non chiediamo di produrre un milione di tonnellate oggi ma di avere una adeguata capacità produttiva che permetta all’azienda di crescere – ha concluso il sindacalista – perché con il solo taglio dei costi l’azienda non ha futuro”.
ORE 11.45 E’ iniziato da alcuni minuti il tavolo. Sono presenti l’ad di Ast, Lucia Morselli, i sindacati, il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, e i rappresentanti delle istituzioni locali.
ORE 12 Verifica dell’area a caldo e politiche d’investimento, sarebbero queste le prime due questioni al centro del confronto tra azienda, sindacati e ministero.
Ore 12.45 La prima parte dell’incontro è terminata. Si sono confrontati, al momento, sindacati nazionali, Governo e azienda. E’ stato deciso di proseguire l’incontro in maniera collegiale ma ristretta: continueranno azienda, Governo, sindacati nazionali e territoriali. Il confronto dovrebbe entrare nel merito e si andrà avanti ad oltranza. Si preannuncia una lunga trattativa, di ore.
ORE 13.21 Sospese le assemblee dei lavoratori previste per domani, in attesa degli esiti del negoziato. E’ quanto riferisce il coordinatore nazionale siderurgia della Fim, Sandro Pasotti. “Abbiamo convenuto di iniziare una trattativa no-stop fino alla
possibile, anche se non certa, intesa. Cambia quindi il programma. Le assemblee programmate per domani sono sospese in
attesa di una possibile ipotesi di accordo”. I sindacati, riferisce ancora Pasotti, hanno verificato la disponibilità dell’azienda ad “esplorare tutti i punti” e credono si possa “cominciare la trattativa finale”. “Lavoriamo – conclude il sindacalista – per un accordo che rilanci Ast”.
ORE 15 Ripreso il tavolo dopo la pausa pranzo. Per il Governo ci sono il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova e il dirigente Costano. Il ministro Guidi e il sottosegretario De Vincenti sono in Parlamento per la mozione di sfiducia verso la stessa Guidi presentata dal Movimento 5 Stelle.
ORE 16 Si entra nel vivo. La ricerca di un accordo parte dal lodo Guidi. Sindacati, azienda e Governo stanno spulciando punto per punto.
ORE 18 Tra pochi minuti il ministro Guidi dovrebbe tornare al tavolo della trattativa. A differenza di quanto appreso in un primo momento, oggi non era in discussione alcuna mozione di sfiducia contro il ministro Guidi. La titolare del dicastero allo Sviluppo economico è stata impegnata in un incontro con il vice presidente della Commissione Europea, Maros Sefcovic, per proseguire con determinazione verso un mercato unico europeo dell’energia al fine di favorire una maggiore sicurezza anche diversificando le fonti e le rotte di approvvigionamento.
ORE 18.20 La trattativa procede molto a fatica. Non si registrano, stando alle pochissime indiscrezioni che trapelano, sostanziali passi in avanti. Intanto anche le istituzioni locali (Marini e Di Girolamo) e rsu prendono parte ora alla riunione.
ORE 19 Dal tavolo emergono indiscrezioni contrastanti: notizie più possibiliste ed altre meno ottimistiche. Intanto il lavoro va avanti. Una prima parte del tavolo, i cui esiti sono stati riferiti alle Rsu e alle istituzioni, dovrebbe essere conclusa. Il dirigente del ministero Giampietro Costano dovrebbe sintetizzare in un documento il lavoro svolto sin qui. Un lavoro concentrato sugli aspetti di carattere industriale e commerciale.
ORE 20.30 Nella prima parte del tavolo che si è conclusa, si sarebbe parlato anche di esuberi. Il taglio del personale si sarebbe ridotto a 125 per differenza (290 gli esuberi a cui l’Ast sarebbe disposta a scendere, meno il numero degli addetti che hanno optato per l’uscita volontaria), un numero che, secondo l’impostazione del “lodo Guidi” potrebbe scendere ancora considerando che altri potrebbero scegliere l’uscita incentivata.
ORE: 20.40 “Si apre una fase negoziale vera – ha riferito il segretario nazionale Fiom, Rosario Rappa in una pausa dei lavori – il negoziato si è sbloccato. La nottata sarà lunga”. Rappa ha riferito che si è “cominciato a ragionare sul piano industriale e arrivano le prime risposte” anche se si tratta per ora solo di “dichiarazioni di principio”. Alle ore 21 i sindacati faranno nuovamente il punto della discussione con il ministro.
ORE 21.30: procede il confronto. Sindacati e ministro Guidi fanno il punto della discussione. Il punto cardine intorno al quale si sta cercando di costruire l’accordo resta il “Lodo Guidi” presentato lo scorso 9 ottobre. Pare che ci sia già un accordo verbale su almeno un milione di tonnellate annue di acciaio fuso. Il piano industriale sarebbe quadriennale. La trattativa però starebbe in una fase di stallo sulla questione della verifica sul secondo forno, verifica che i sindacati vorrebbero a quattro anni mentre l’azienda insiste su due.
ORE 23: Il tavolo continua in forma “ristretta”: sindacati nazionali e territoriali, azienda e Governo (non ci sono rsu e istituzioni). Si sta affrontando la questione dell’integrativo.
ORE 23.30 I rappresentanti dei sindacati, tra cui i segretari generali Fiom e Fim, Maurizio Landini e Marco Bentivogli, sono ora in riunione con il ministro dello sviluppo economico Federica Guidi “per verificare le condizioni per un’ eventuale fase conclusiva” della trattativa su Ast. Lo riferiscono fonti sindacali presenti al tavolo al ministero.
ORE 00.15 L’accordo potrebbe dividersi in due parti: una prima parte sugli aspetti in generale (produzione, tempi di applicazione, incentivi governativi), una seconda su turnistica e contratto integrativo che potrebbe essere oggetto di una trattativa successiva da svolgere a Terni.
ore6,00 la trattativa è andata avanti per gran parte della notte. Il vertice poi è stato aggiornato alle 10
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