Auser Umbria alla conferenza di organizzazione

Abbiamo affrontato un quadriennio straordinariamente complesso che ha rappresentato per il mondo dell’associazionismo una grande sfida. Pandemia, crisi economica, crisi energetica, inflazione, aumento delle diseguaglianze e della povertà hanno determinato, anche in Umbria, ricadute pesanti sulle condizioni economiche delle famiglie, accelerando processi sociali involutivi, incrementando le paure, alimentando vecchie e nuove solitudini, amplificando le fratture sociali. È su queste fratture, sempre più profonde, che prova ad incidere Auser, l’associazione per l’invecchiamento attivo che conta in Umbria oltre 600 volontarie e volontari e che oggi, venerdì 19 maggio, ha tenuto a Perugia la sua conferenza di organizzazione regionale, alla quale ha partecipato Lella Brambilla, dell’ufficio di presidenza di Auser nazionale.
Tanti i temi al centro della discussione: dai fenomeni demografici, con l’invecchiamento progressivo della popolazione che in Umbria è particolarmente accelerato e impone “una profonda revisione ed innovazione dei sistemi di welfare”, alle novità normative che riguardano il terzo settore, che hanno modificato sensibilmente il rapporto tra le associazioni e le pubbliche amministrazioni.
“L’amministrazione condivisa, tramite gli istituti della co-programmazione e co-progettazione – spiega il presidente di Auser Umbria, Manlio Mariotti – dovrà rappresentare lo strumento decisivo di sperimentazione e innovazione nella direzione di un sistema di welfare inclusivo e di comunità, capace di affermare pienamente i diritti e le tutele sancite dalla nostra Carta Costituzionale e favorire l’attuazione forme adeguate e coerenti di sussidiarietà. Una priorità di Auser – continua Mariotti – è quella di creare la nostra rete regionale e nazionale; l’abbiamo impostata, ora dobbiamo radicarla e rafforzarla. Obiettivi che richiedono una adeguata gestione organizzativa, un rafforzamento della nostra capacità di autofinanziamento (a partire dal 5 per mille e dal tesseramento), interventi di semplificazione e consolidamento di nuove competenze. È innegabile che la riforma del Terzo Settore solleciti anche Auser ad un forte cambiamento e ad una miglioramento dei nostri standard organizzativi. Questa sfida – conclude Mariotti – dovremo affrontarla con determinazione e coraggio, sia a livello nazionale che in Umbria”.