Co-progettazione: un’opportunità per lo sviluppo dell’Umbria
La sussidiarietà come leva di sviluppo in cui le organizzazioni pubbliche e private collaborano per definire obiettivi comuni aggregando risorse pubbliche e private, per realizzare, insieme, interventi volti a migliorare il livello di sviluppo economico, di coesione e protezione sociale di un territorio e di una comunità.
In una parola sola, co-progettazione, ed è stato il tema principale del seminario svolto nel Communty Hub Lo Scalo di Orvieto, all’interno del percorso congressuale di Legacoopsociali Umbria, che si svolgerà il prossimo 11 novembre. Non solo coprogrammazione, ma anche coprogettazione come strumenti per lo sviluppo dell’Umbria.
In Italia il principio di sussidiarietà ha avuto un riconoscimento costituzionale nel 2001 con l’approvazione dell’Art. 118 che nel quarto comma recita “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.
“Le innovazioni legislative introdotte – afferma Andrea Bernardoni – sono radicali e superano il dualismo Stato – Mercato che ha caratterizzato il Novecento riconoscendo un ruolo centrale nell’economia e nella società agli enti di Terzo settore (associazioni, fondazioni, cooperative sociali e imprese sociali)”. Questo perché l’Art. 118 ha poi trovato applicazione nell’Art 55 del d.lgs. n. 117 del 2017 (Codice del Terzo settore – CTS) in base al quale le amministrazioni pubbliche, nell’esercizio delle proprie funzioni di programmazione e organizzazione a livello territoriale degli interventi assicurano il coinvolgimento attivo degli enti di Terzo settore “attraverso forme di co-programmazione, co-progettazione e accreditamento”. Dove la co-programmazione è finalizzata all’individuazione da parte della pubblica amministrazione dei bisogni da soddisfare, degli interventi a tal fine necessari, delle modalità di realizzazione degli stessi e delle risorse disponibili; mentre la co-progettazione è finalizzata alla definizione e all’eventuale realizzazione degli interventi e dei progetti necessari per soddisfare i bisogni definiti in fase di co-programmazione.
“In una recente sentenza – aggiunge Luca Gori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – la Corte Costituzionale da un lato ha sottolineato la piena legittimità di queste innovazioni e dall’altro lato ha enfatizzato come applicando l’Art. 55 del CTS si instaura tra soggetti pubblici e enti di Terzo settore “un canale di amministrazione condivisa” che da piena applicazione al principio di sussidiarietà fondato su un diverso rapporto tra il pubblico ed il privato sociale”.
Hanno partecipato all’incontro il Sindaco di Orvieto Roberta Tardani, il Presidente di Legacoopsociali Umbria Andrea Bernardoni, Luca Gori Professore alla Scuola S. Anna di Pisa e il direttore della cooperativa sociale Il Quadrifoglio Andrea Massino.
Proprio quest’ultimo ha aperto salutando gli intervenuti “ Questo spazio proprio come luogo di incontro e condivisione. Uno spazio dove le persone in generale ma anche le organizzazioni di diverso settore e le pubbliche amministrazioni insieme possono affrontare temi di interesse generale che riguardano anche nuove modalità con cui ci si approccia alla costruzione e la progettazione di politiche pubbliche sui territori”.
La conclusione dei lavori è spettata a Bernardoni che ha ricordato che Legacoopsociali lavorerà per la piena attuazione del principio di sussidiarietà. Perché valorizzando il contributo che possono apportare i cittadini e la società civile si potrà costruire una società più equa, coesa e sostenibile.