Comune di Orvieto, la Cgil contro la riorganizzazione
“La Polizia Municipale, a causa di una carenza di personale ormai cronicizzata, non è più in grado di garantire il servizio se non costringendo il personale a ore di straordinario programmato e ad una esasperata flessibilità nella turnazione. Questi sono solo alcuni esempi delle enormi criticità presenti nell’ente, a nostro avviso generate in parte dall’inadeguatezza del “nuovo” modello organizzativo e in parte da un pericoloso lassismo nel verificare con maggiore attenzione e maggiore rigore l’effettivo raggiungimento da parte dei dirigenti degli obiettivi loro assegnati. Data questa situazione drammatica, quello che più spaventa è l’orgoglio con cui, per mano del segretario generale, l’amministrazione sbandiera i tagli dei costi del personale, affermando che: “Si ritiene di non programmare al momento ulteriori assunzioni>>. Le recenti dichiarazioni della dott.ssa Perali lasciano trasparire un approccio nei confronti del personale come mero costo e non come risorsa, considera la minor spesa del personale come risparmio e non come mancato investimento, dimentica forse che il territorio del Comune di Orvieto misura ben 281km², che il Comune eroga servizi per i 12 Comuni dell’ambito e che spesso ricopre il ruolo di capofila nell’ambito di procedure e progetti. Ricordiamo che sul Comune di Orvieto pende la scure dell’ispezione del MEF, per esito della quale, a causa di errori commessi da dirigenti e segretari generali, il fondo del salario accessorio dei dipendenti subirà negli anni a venire una significativa decurtazione, negando la possibilità di riconoscere istituti premiali a chi si troverà giocoforza investito di maggiori oneri e responsabilità. In questo contesto si inserisce la recente istituzione delle Posizioni Organizzative, che – seppur grazie al confronto con OO.SS ed RSU sono state ridotte numericamente da 12 ad 8 rispetto al modello iniziale – comporteranno una spesa di 60.000 € in capo al fondo del salario accessorio, ponendo un pesante vincolo sull’accesso al salario accessorio per gli altri 135 dipendenti dei 143 in pianta organica, una scelta che stride fortemente con le politiche di austerità finora attuate e previste e che sembra configurare una discriminazione tra lavoratori. Riguardo le P.O. riteniamo che, oltre a verificare la loro effettiva necessità all’interno del processo di riorganizzazione, risulta opportuno procedere ad una modifica rilevante del relativo regolamento, nell’ambito del quale siano prioritari come criteri per l’assegnazione, il curriculum e le competenze iniziali ed acquisite, riducendo notevolmente la discrezionalità dei dirigenti ed eliminando tutti gli elementi che contrastano con il regolamento sull’anti corruzione relativamente alla rotazione degli incarichi. Come CGIL esprimiamo pertanto un parere fortemente negativo sulle scelte operate da questa amministrazione nei confronti del personale del Comune di Orvieto e come abbiamo sempre fatto, continueremo, nelle sedi opportune, ad opporci alle azioni che ledono i diritti e il benessere dei lavoratori, proseguendo un percorso che, grazie anche al recente rinnovo del contratto nazionale, potrà portarci a raggiungere importanti traguardi nella tutela e nel miglioramento del lavoro e dei lavoratori”.