Confcooperative: pesanti gli effetti della guerra sulle imprese cooperative umbre
Gli effetti degli eventi bellici che da un mese e mezzo stanno sconvolgendo l’Europa unitamente ai rialzi esplosivi di materie prime ed energia del secondo semestre del 2021 stanno mettendo in ginocchio le imprese cooperative umbre.
“Il mondo cooperativo che spazia in molteplici ambiti dall’agroalimentare alla movimentazione merci, dall’edilizia alla cantieristica pubblica, dal trasporto di persone al socio-sanitario ci offre un punto di vista privilegiato che ci permette di osservare un effetto trasversale e molto preoccupante degli eventi bellici sulle imprese cooperative umbre” dichiara il Presidente di Confcooperative Umbria Carlo Di Somma. “Il Governo Draghi nei vari Decreti ha messo in campo la più ingente mole di risorse a livello europeo ma gli effetti non potevano che essere marginali rispetto a rincari che solo nell’energia e gas superano il 500% su base annua”.
“La nostra economia regionale al di là dell’approvvigionamento energetico è più legata di quanto si possa pensare ai mercati di Russia ed alla Ucraina”. dichiara il Segretario Regionale di Confcooperative Lorenzo Mariani. “Alcune Cantine Cooperative umbre hanno contratti congelati del valore di diverse centinaia di migliaia di euro per l’esportazione di vino nel mercato russo e le sanzioni stanno vanificando un lavoro di sviluppo commerciale avviato da diversi anni sul quale sono state investite risorse ingenti per perseguire la penetrazione commerciale in suddetti contesti. Oltre il danno la beffa dal momento che alla vigilia dell’invasione russa dell’Ucraina alcuni lotti erano già pronti per partire con etichette in lingua applicate sulle bottiglie e quindi non più utilizzabili in altri mercati”.
“L’Acciaieria Azovstal di Mariupol recentemente bombardata dai Russi era un fornitore della nostra azienda” dichiara il Presidente della Cooperativa Carpenterie Metalliche Umbre Paolo Rossi Rossini. La nostra cooperativa realizza grandi opere viarie pubbliche in acciaio ed è particolarmente esposta anche in tema di fabbisogno energetico. Si potrà pertanto facilmente comprendere come per noi questa situazione di rincari stia rappresentando una tempesta perfetta che ci penalizza fortemente dopo anni nei quali ci siamo rimboccati le maniche rilanciando da cooperatori e tra mille difficoltà la nostra azienda in crisi”.
“Sulla cantieristica pubblica – riprende Mariani – è fortemente auspicabile una revisione dei preziari unitamente ad una forte accelerazione dei pagamenti delle Stazioni Appaltanti in maniera da garantire alle imprese la liquidita essenziale per portare avanti le opere”. “Per le medesime esigenze di liquidità – rilancia Di Somma – anche nel comparto socio-sanitario sarà molto importante mettere a terrà il prima possibile l’adeguamento delle tariffe recentemente condiviso con la Giunta Regionale”.
Sul fronte della movimentazione di merci e persone il rincaro ingiustificato del gasolio sta producendo tensioni e scioperi in tutto il territorio nazionale. “In uno scenario di rincaro dei carburanti così repentino – dichiara Bruno Nucci, il Presidente della Cooperativa di Logistica Siltcoop che opera in tutta Italia – è praticamente impossibile andare a ricontrattare adeguamenti con i nostri importanti committenti privati che vivono le medesime difficoltà: lavorare sulla produttività e sull’efficientamento non ci consente di recuperare appieno i maggiori costi che stiamo sostenendo”.
“Agrisolare e Comunità Energetiche tra imprese, cittadini ed Istituzioni sono uno scenario sicuramente da percorrere per agire in maniera strutturale sull’approvvigionamento energetico – conclude Mariani – ma gli effetti si vedranno a medio lungo termine. In questo momento non vi è altra via percorribile se non quella della rateizzazione delle bollette di luce e gas ed in questo ci siamo mossi in asse con gli Istituti di Credito Cooperativo elaborando un prodotto che consentirà alle imprese di spalmare le fatture di febbraio, marzo e aprile su trentasei mensilità”.