Dieci anni di scuola Cambridge a Perugia, l’evento celebrativo del liceo Galilei

In occasione del decimo anno della Scuola Cambridge, il Liceo Galileo Galilei ha organizzato un incontro aperto al pubblico durante il quale sono state illustrate le opportunità, i vantaggi e i risultati di tale programma. Un percorso iniziato dieci anni fa, come ha ricordato la Dirigente scolastica, Stefania Moretti, introducendo tale appuntamento. «Dal 2015 la nostra scuola è la prima che a Perugia ha avviato un percorso di sperimentazione come Liceo Cambridge, nato grazie all’interesse di un gruppo di docenti che avevano già ottime competenze linguistiche e che erano interessati alla metodologia anglosassone per l’insegnamento dei sillabi. Da subito è quindi stata avviata la formazione dei docenti che si è accompagnata alla sperimentazione in classe: un percorso che non si è mai fermato e che ancora oggi prosegue anche con i docenti non direttamente impegnati nell’indirizzo Cambridge. Un modo per garantire continuità e qualità dei livelli di apprendimento e promuovere una concezione unitaria del sapere, coniugando quelli scientifici con quelli umanistici. Questo di oggi è quindi per noi un importante momento di condivisione con la città e con le famiglie dei nostri studenti». Un momento celebrativo ma anche un’occasione per presentare il corso agli allievi di classe prima iscritti al Liceo Cambridge che hanno ricevuto l’ideale testimone dagli attuali studenti di classe quinta. «Il progetto è nato con la Dirigente scolastica Anna Rita Benedetti che ha fortemente voluto questo percorso per dare anche un’apertura internazionale alla città», ha evidenziato Giovanna Cascia, docente referente del corso. «È stata una sfida audace per Perugia e per la nostra scuola». Sono intervenute anche le altre docenti del Corso, Stefania Narciso, Giuseppina Gualtieri e Marida Vitulli.

La valenza del percorso avviato dal Liceo scientifico Galileo Galilei è stata confermata dai referenti nazionali di Cambridge International. «Siamo lieti di offrire il sostegno a questo evento», ha detto Luca Savaglia, Senior national manager. «Da dieci anni collaboriamo e siamo orgogliosi e onorati di essere qui per mostrare alle future generazioni che hanno davanti a sé un percorso straordinario, guidato da insegnanti appassionati e altamente professionali. La dedizione della scuola al futuro dei propri studenti e la sua visione rivolta a un mondo sempre più globalizzato sono ciò che la distingue, offrendo a ogni alunno l’opportunità di intraprendere percorsi che non sono accessibili a tutti». Il liceo perugino è una delle 10mila scuole nel mondo, 400 in Italia che hanno intrapreso tale cammino. «È fondamentale che i ragazzi capiscano che entrano a far parte di una rete globale nella quale tutti gli studenti affrontano gli stessi programmi e i risultati raggiunti hanno un’evidenza oggettiva uguale per tutti», ha aggiunto Alessandro Audino, International education manager. Il trend dei voti ottenuti dal “Galilei” indica che dal 2021/22 al 2023/24 i voti di fascia alta sono passati da 39 a 110, evidenziando risultati sopra la media nazionale ed europea. «Il Liceo Galilei sta facendo bene ed è sulla strada giusta», ha aggiunto Audino.

Durante l’incontro, che si è tenuto a Palazzo dei Priori (Sala dei Notari) sono state ascoltate anche le testimonianze di alcuni studenti che hanno completato tale percorso e che hanno condiviso le loro esperienze formative e lavorative. «Un corso che apre la mente e dà un tocco di internazionalità, preparando al meglio anche per un’esperienza all’estero», ha detto Tommaso Pedini diplomatosi nel 2023, appassionato di matematica e che a gennaio partirà per un Erasmus in Danimarca. Diplomatosi nell’estate 2022, l’ex studente Riccardo Barbarossa ha trascorso un anno all’estero prima di rientrare in città. «La base linguistica costruita a scuola è stata fondamentale anche per la scelta dell’Università: ora frequento il corso di Engineering Management al Dipartimento di Ingegneria di Perugia». Altre testimonianze sono arrivate da ex studenti ora impegnati all’estero, come Alice Della Grazia che studia Ingegneria biomedica a Zurigo mentre Marco Fedrighi sta per affrontare il suo secondo semestre di studio in Cina. «Questo corso offre gli strumenti necessari per affrontare ogni esperienza all’estero», ha osservato Francesca Caporali, mentre Edoardo Clerici ha sottolineato l’opportunità di affrontare un percorso simile oggi. «In un mondo globalizzato siamo abituati a interagire con lingue e culture diverse, ma al di là delle prospettive che può aprire, la metodologia Cambridge aiuta a costruire un approccio vincente nella vita e nel lavoro».

Sono poi stati gli attuali studenti di quinta delle sezioni “C”, “I” e “D” a raccontare la loro esperienza di studio, spiegando, ad esempio, come molti di loro, appassionati di materie scientifiche, studiando in inglese abbiano scoperto la Storia e imparato a usare le fonti storiche, sviluppando un pensiero critico. History, con Mathematics, Geography ed English as a second language sono le discipline insegnate nel corso che in questo anno scolastico si apprestano ad affrontare gli studenti di due classi prime. A loro i compagni maggiori hanno passato idealmente il testimone con tanto di pergamena contenente una frase benaugurante. «Siate curiosi e vivete gli esami che il corso proporrà come una tappa non come un ostacolo».