Escalation di furti a Perugia, Borghesi e Mirabassi (Pd): “Mancano le risorse per il progetto Perugia sicura”
PERUGIA – Furti e spaccate si susseguono ormai con cadenza giornaliera in tutto il Comune di Perugia, dal Centro alle frazioni: Ponte San Giovanni, Collestrada, Ponte Felcino, Parlesca, Civitella Benazzone sono solo alcuni dei territori che sono sotto attacco dei ladri che fanno razzia in abitazioni ed esercizi commerciali. A Piccione, tra sabato e domenica è stata colpita prima la farmacia in piazza e poi alcune abitazioni. L’escalation di furti in queste zone è solo l’ultima di una serie di azioni criminali che hanno interessato già altre aree della città nelle scorse settimane.
“La crescente insicurezza – spiegano i consiglieri comunali del Erika Borghesi e Alvaro Mirabassi – è un dato ormai incontrovertibile per la città di Perugia e le sue periferie; l’amministrazione comunale non sembra in grado di dare concretezza e attuazione ad una delle principale linee programmatiche del sindaco Romizi che, auspicando una “Perugia sicura e serena”, si riproponeva di garantire la sicurezza come bene primario dei suoi cittadini, specialmente attraverso sistemi di sorveglianza, strategici anche ai fini della prevenzione. Dal febbraio 2015, l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno da me presentato – dichiara il consigliere PD Erika Borghesi – ha fornito alla giunta Romizi un ulteriore strumento di azione e di indirizzo che sottolineava la necessità di attivare e/o potenziare sistemi di videosorveglianza con videocamere da installare nei punti viari strategici per l’intero comprensorio del Comune di Perugia, con particolare riguardo alle zone periferiche”.
“La realtà dei fatti denuncia ancora una volta le mancanze di una Giunta comunale che disattende totalmente gli input provenienti dall’assise comunale, mortificando e vanificando il lavoro dei consiglieri comunali, vero e unico contatto sul territorio e primi recettori del comune sentire della cittadinanza”.
“Ricordiamo – proseguono i consiglieri PD – che nel novembre 2017 è stato rinnovato per altri due anni il Patto per Perugia Sicura che si è rivelato strumento idoneo a garantire l’attuazione di una strategia condivisa ed integrata di azioni sul territorio capaci di aumentare i livelli di sicurezza urbana; ma è ormai acclarato che il Sindaco non ha previsto le risorse per finanziare il progetto, cosa che si traduce con niente soldi per il raddoppio dei turni e dei controlli notturni della polizia municipale. Rileviamo e denunciamo dunque l’incapacità ed il fallimento del Sindaco che, in qualità di ufficiale del Governo, dovrebbe garantire la sicurezza nella propria comunità locale ed invece appare del tutto indifferente alla questione. Vi è solo una certezza: le frazioni sono state completamente abbandonate da questa amministrazione. Vi è un degrado ed una insicurezza diffusi, i cittadini si sentono abbandonati ed hanno paura. Su queste tematiche, come su tutti i problemi che riguardano la nostra città il Sindaco Romizi ha adottato la “strategia del silenzio”, un silenzio assordante anche sull’ultimo grave episodio di violenza che ha scosso Perugia e che conferma per l’ennesima volta una linea politica precisa di non prendere posizione su nulla. Quindi invitiamo il Sindaco a prendersi le sue responsabilità e a lavorare per garantire sicurezza e decoro in tutto il territorio comunale e dare così risposte alle istanze dei cittadini”.