Esserci per cambiare: Lavoro, Sostenibilità, Sviluppo, Partecipazione. La sfida della Cisl dell’Umbria
di Alvaro Bucci
“Esserci per cambiare – Lavoro, Sostenibilità, Sviluppo, Partecipazione” è il titolo con i temi del XII Congresso della Cisl dell’Umbria che si è tenuto nei giorni 24 e 25 marzo, a Perugia presso il Centro Congressi Best Western Hotel Quattrotorri. Congresso con il segretario uscente Angelo Manzotti che è stato riconfermato alla guida dell’importante Confederazione dell’Umbria.
Il nuovo Consiglio generale della Cisl Umbria uscito da questo XII Congresso, al termine della due giorni di lavori, ha infatti eletto Angelo Manzotti a Segretario generale, con lanuova segreteria regionale, che dovrà affiancarlo, composta daSimona Garofano, Gianluca Giorgi e Riccardo Marcelli.
Nel corso del Consiglio confermati anche i coordinatori territoriali: Bruno Mancinelli (Bastia-Foligno-Spoleto-Valnerina), Valerio Natili (Perugia), Antonello Paccavia (Alto Tevere), Riccardo Marcelli (Terni). Per il Coordinamento Donne riconfermata Sara Claudiana.
I lavori del Congresso, svoltosi a conclusione dei congressi delle federazioni tenutisi nelle settimane precedenti, hanno preso avvio nella prima giornata con un’ampia relazione di Angelo Manzotti, quale segretario generale uscente della Cisl Umbria.
Situazione internazionale, L’Umbria, Concertazione e contrattazione, L’Umbria che scompare (fuga dei giovani e delle professionalità), Situazione economica umbra, Istruzione, Organizzazione, Rapporti con CGIL e UIL, Un patto per il lavoro, lo sviluppo e l’occupazione per l’Umbria: sono i capitoli della relazione al Congresso su cui Manzotti si è soffermato per compiere analisi e fornire indicazioni.
Per quanto riguarda la situazione internazionale, Manzotti, richiamandosi, tra l’altro, agli effetti dell’economia del mercato globale, ha osservato come “si sta creando ricchezza, ma sono troppi i Paesi e le persone che non ne traggono alcun beneficio”, e come quindi la globalizzazione influisca negativamente per effetto “dell’assenza di un suo governo”.
Nel capitolo riguardante l’Umbria, riferendosi al “contesto di ripresa” delineato, per l’Umbria, da un’indagine della Banca d’Italia, Manzotti ha sostenuto che “dobbiamo tener conto che si potrebbe porre il problema dell’approvvigionamento nelle catene di produzione globale”.
Ha espressocomunque preoccupazione per la situazione socio-economica umbra che “non è per noi della CISL soddisfacente”.Costituiscono, per Manzotti,particolare preoccupazione l’invecchiamento della popolazione, l’elevata quota di “famiglie in stato di povertà assoluta”, gli abbandoni volontari dal lavoro, i diplomati e laureati che lasciano la nostra regione e, nel complesso, “l’impennata dell’emigrazione”. Conseguenza evidente “di quel lavoro che manca e che la regione non è più in gradodi offrire, almeno nella quantità alla quale ci eravamo abituati”.Per troppo tempo i finanziamenti pubblici sono serviti a mantenere e consolidare diverse imprese, ma anche a non incoraggiare l’innovazione, è l’analisi di Manzotti.
Per lo sviluppo della nostra regione – ha indicato Manzotti – occorre un progetto che non sia incentrato sull’esistente, ma “occorrono politiche di integrazione fra settori capaci di prevedere uno sviluppo sostenibile, valorizzando le vocazioni agricole e le tradizioni manifatturiere della nostra regione”.
“Serve per l’Umbria – ha proseguito Manzotti – un patto per il lavoro, lo sviluppo el’occupazione. Serve unasorta di costituente per delineare il futuro, gli obiettivi, il programma su dove puntare per salvare la nostra piccola regioneche perdendo lavoro, tutti i giorni, si sta impoverendo di giovane forza lavoro e identità”.
“La CISL – ha aggiunto concludendo – ribadisce la necessità di uno sviluppo che metta al centro ilLavoro e la Persona, che deve avere un approccio complessivo rispetto alle problematiche sociali, ambientali, economiche ed occupazionali”.
Sono seguiti gli interventi di saluto dei segretari regionali di CGIL e UIL, della presidente della Regione, Donatella Tesei, e del Magnifico Rettore dell’Università di Perugia, Maurizio Oliviero.
Ampio il dibattito che si è sviluppato per un’intera mattinata raccogliendo contributi e spunti, oltre che dai delegati, soprattutto con gli interventi del segretario generale della CISL, Luigi Sbarra, e del segretario nazionale della CISL Angelo Colombini.