Fascia appenninica, Smacchi (Pd): “Subito area di crisi complessa”
GUALDO TADINO – “Avviare subito le procedure per l’attuazione del riconoscimento di area di crisi complessa della Fascia Appenninica Umbro–Marchigiana. La situazione economica e sociale del territorio deve essere affrontata radicalmente”. È quanto dichiara il consigliere regionale del Partito democratico, Andrea Smacchi, annunciando la presentazione di una interrogazione per “conoscere lo stato di attuazione delle procedure”.
“L’accordo di programma Merloni – spiega Smacchi – ha rappresentato per il territorio della Fascia Appenninica una garanzia di continuità delle risorse disponibili, pari a 17,5 milioni di euro, necessarie per l’attuazione dei progetti di ricerca e di investimento proposti da JP Industries nell’area ex Merloni. Tale accordo nel tempo ha poi subito diverse proroghe e rimodulazioni di concerto tra Regione Umbria e Regione Marche, fino a giungere alla delibera della Giunta regionale umbra del gennaio scorso con la quale l’Esecutivo di Palazzo Donini ha dato mandato ai propri uffici di avviare le procedure per il riconoscimento dell’area interregionale di crisi complessa Umbro–Marchigiana”.
“La fascia appenninica Umbro-Marchigiana – prosegue Smacchi – deve essere dotata di strumenti di programmazione efficaci. Lo stato di stallo in cui si trovano diverse crisi aziendali e un intero territorio deve essere superata. Non è più sostenibile questo stato di cose: troppe incertezze, troppi rinvii e pochi imprenditori disponibili ad investire. Solo attraverso il riconoscimento dell’area di crisi complessa – conclude – si potrà ottenere un reale cambio di passo nella ripresa economica e sociale di un territorio troppo a lungo provato dalla crisi di questi anni”.