Festa di Scienza e Filosofia: si è concluso l’entusiasmante viaggio di esplorazione della realtà
FOLIGNO – È stato con un viaggio nello spazio che si è concluso l’entusiasmante itinerario che ha portato il pubblico di Festa di Scienza e Filosofia ad esplorare la realtà. Capitano di quest’ultima missione è stato il fisico Roberto Battiston, che, domenica 14 aprile dal palco dell’Auditorium San Domenico, ha analizzato ed illustrato i limiti e le prospettive dell’esplorazione umana dello spazio, che ha dato il là all’ultimo dibattito con appassionati e curiosi di questa nona edizione. Un’edizione che si è chiusa con circa 10.500 prenotazioni per le 140 conferenze tenute dai 135 relatori che hanno preso parte alla manifestazione in soli quattro giorni. Numeri di fatto non definitivi, dal momento che a questi andranno sommate le presenze di coloro che hanno partecipato agli incontri senza prenotare, delle scuole e del pubblico di Experimenta che da venerdì 12 a domenica 14 ha affollato Palazzo Brunetti Candiotti, che per tre giorni si è trasformato nel Palazzo della Scienza. Seppur non ancora in possesso di numeri certi, comunque, il bilancio tracciato dai vertici del Laboratorio di Scienze Sperimentali, a cominciare dal direttore Pierluigi Mingarelli, è più che positivo. “Festa di Scienza e Filosofia – ha commentato – si è confermata ancora una volta un punto di riferimento per il dibattito scientifico e filosofico. E il merito – ha aggiunto – è dei relatori che con i loro messaggi e con i loro contenuti hanno saputo ancora una volta avvicinare ed attrarre il grande pubblico, permettendo a tutti di guardare al futuro con l’ottimismo del sapere”. Ringraziando Roberto Battiston per quello che ha dato alla cultura scientifica italiana dedicata allo spazio, facendo sì che l’Italia giocasse un ruolo di primo piano a livello mondiale, il direttore Mingarelli ha anche ricordato il fisico e genetista Edoardo Boncinelli, quest’anno grande assente, ma tra i pilastri della grande Festa cultura dell’Umbria, insieme agli altri referenti scientifici, ossia i filosofia Silvano Tagliagambe e Giulio Giorello, il linguista Massimo Arcangeli e il fisico Roberto Battiston. “Gran parte del programma è frutto del lavoro fatto con i referenti, che hanno messo a disposizione la loro professionalità e i loro contatti per costruire questa edizione di Festa di Scienza e Filosofia, così come le altre otto che l’hanno preceduta”. E parole lusinghiere sono arrivate anche da Nicla Vassallo, tra i protagonisti della prima giornata insieme ad Umberto Galimberti e Piergiorgio Odifreddi ed alla sua prima esperienza folignate. La filosofa così si rivolge al Prof. Mingarelli “Ho una certa esperienza di vari Festival, a cui sono stata invitata, ma la sua Festa mi è risultata al di sopra di ogni altro Festival e di ogni mia aspettativa, per varie ragioni, tra cui l’eccellenza del programma”. La Prof.sa Vassallo si è quindi complimentata con il direttore Mingarelli, definendolo “un superbo ideatore e organizzatore” e descrivendo il Laboratorio folignate come una vera e propria eccellenza. Tornando alla cerimonia di chiusura e alle parole di Pierluigi Mingarelli, il direttore ha dichiarato come “la scienza è nella vita di tutti i giorni e rappresenta una speranza che va sostenuta con un grande impegno politico ed economico. Su questo – ha sottolineato – vorremmo che si concentrasse l’attenzione delle istituzioni. L’educazione scientifica deve essere considerata un nuovo servizio di base per la popolazione e, per quanto riguarda Foligno, incontreremo tutti i candidati sindaco per chiedere loro un impegno sulla realizzazione del Parco delle Scienze e delle Arti”. Ringraziando, infine, i tanti giovani, i volontari e lo staff del Laboratorio folignate, che ogni anno collaborano alla realizzazione di Festa di Scienza e Filosofia, Pierluigi Mingarelli, ha quindi dichiarato ufficialmente concluso il viaggio di questa nona edizione. Dando, però, appuntamento a tutti al 2020. “Ora – ha concluso – iniziamo a lavorare per il decennale”.