Foligno, vertice sulla Sla, Barberini: “In Umbria 95 casi, servono più fondi”. Anche i calciatori Tommasi e Boranga all’evento
FOLIGNO – “Sulle gravi disabilità serve un atto di coraggio e cioè destinare maggiori risorse a chi è più in difficoltà per dare risposte più efficaci. Oggi dall’Umbria vogliamo lanciare un messaggio all’Italia: incrementare il fondo per la non autosufficienza”: lo ha detto Luca Barberini, assessore alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare della Regione Umbria, intervenendo oggi pomeriggio al convegno nazionale “Sla-sclerosi laterale amiotrofica, un nemico da scoprire” che si è svolto a Foligno, presenti ricercatori scientifici, medici, magistrati, giornalisti e calciatori di grande rilievo, tra cui Nicola Vanacore del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute presso l’Istituto superiore di sanità, il giudice Raffaele Guariniello, Damiano Tommasi, ex calciatore di serie A e presidente dell’Associazione italiana calciatori e Lamberto Boranga, ec calciatore e medico sportivo.
“In Umbria – ha detto Barberini – sono 95 le persone affette da Sla, patologia rara degenerativa, complessa da affrontare. In questi anni, abbiamo potenziato risorse, assistenza e servizi domiciliari con l’impiego di personale sanitario altamente qualificato, per sostenere al massimo le persone colpite da questa terribile malattia e le loro famiglie. Abbiamo un Centro di riferimento regionale, presso l’Azienda ospedaliera di Perugia, di assoluto rilievo e siamo forse l’unica regione d’Italia ad aver attivato un servizio gratuito di assistenza respiratoria e motoria domiciliare. Abbiamo anche potenziato l’assistenza indiretta con più fondi per malati e famiglie. Ma non basta di fronte a una malattia così devastante. Dobbiamo fare tutti di più, tenendo alta l’attenzione, impegnando più risorse, rafforzando il rapporto tra istituzioni, associazioni, famiglie, operatori sanitari”.
Rispetto ai fondi per la non autosufficienza, l’assessore ha sottolineato che “sarebbe ora che l’attuale Governo battesse un colpo, perché non ha ancora ripartito le risorse del 2018: un arretramento che non possiamo permetterci”.
“Come Umbria – ha concluso – faremo la nostra parte a sostegno di chi è più fragile. Incontri come quello di oggi sono fondamentali per fare luce e dare speranza a chi soffre”.
L’incontro è stato molto partecipato, con la sala conferenze di Palazzo Trinci gremita di persone, tra cui molti giovani.