Fondo di solidarietà: visita della delegazione Commissione Europea a Norcia
NORCIA – Conoscere la realtà delle comunità colpite a due anni dagli eventi sismici del 2016, far sentire l’Europa vicina alle popolazioni delle zone terremotate, incontrare il Capo del Dipartimento di Protezione Civile Angelo Borrelli e i Presidenti delle quattro Regioni coinvolte dal sisma per discutere di semplificazione normativa, rendicontazioni, fondi comunitari.
Questa la ‘mission’ della visita che una delegazione della Commissione del fondo di solidarietà dell’Unione Europea ha compiuto a Norcia, ad Arquata del Tronto ed Amatrice, le realtà dell’Umbria, delle Marche e del Lazio più colpite dal terremoto che ha devastato una vasta area del Centro Italia.
A Norcia la delegazione, accompagnata dal capo dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli, è stata ricevuta dall’assessore regionale Fernanda Cecchini, dal coordinatore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e dirigente del Servizio organizzazione e sviluppo del Sistema di Protezione Civile Regione Umbria Alfiero Moretti, dal sindaco di Norcia Nicola Alemanno, dal comandante provinciale dei Vigili del fuoco Francesco Notaro, dal direttore regionale Diego Zurli.
Dopo la visita al centro storico e alla basilica di San Benedetto – la cui ricostruzione avverrà attraverso un progetto dal respiro internazionale – la delegazione, modificando il programma ufficiale, ha voluto raggiungere anche Castelluccio, la caratteristica frazione del comune di Norcia che in questo periodo è meta di turisti per la ‘fioritura’ delle piane, dove è stato possibile visitare il cantiere del cosiddetto ‘Deltaplano’, la struttura in cui verranno a breve delocalizzate alcune attività commerciali e produttive al fine di consentire la ripresa economica di una realtà che è cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e volano turistico per tutta l’Umbria.
La delegazione della Commissione Europea ha poi raggiunto il deposito di Santo Chiodo a Spoleto dove sono custodite tutte i frammenti e le opere d’arte strappate dalle macerie durante i difficili giorni dell’emergenza.