Gentiloni a Perugia: “Ridefiniamo il profilo identitario del Partito”
PERUGIA – Ricostruzione del profilo identitario da un lato e dall’altro il partito e la leadership. Sono questi i due profili e i due orizzonti intorno ai quali muoversi secondo Paolo Gentiloni, parlamentare ed ex presidente del consiglio, che ieri a Perugia, presso la Sala dei Notari, ha presentato il suo ultimo libro, “Una sfida impopulista”, accompagnato dall’onorevole Walter Verini, dalla giornalista Lucia Annunziata e dal professor Alessandro Campi.
Dopo l’introduzione di Verini, la Annunziata è entrata subito nel mezzo della questione, parlando di Gentiloni che ha scritto un libro in un momento particolare, dimostrando particolare coraggio. “Ha iniziato la carriera per coraggio, ora va avanti per ostinazione”, ha detto invitando però al cambio di marcia il Pd nel suo processo di ricostruzione. “Il Pd manca di obiettivi – ha ribadito – non è l’unità dei capi corrente che potrà rifare il Partito. Servono leader che siano passati nel forno della storia”. Campi si è soffermato sui problemi della disintermediazione, che ha portato “meno democrazia”.
Gentiloni invece è ripartito dalla sua esperienza di Governo: “Sono state fatte cose egregie ma questo non ci ha evitato una sonora sconfitta elettorale. Queste due cose possono convivere. Una sconfitta che è arrivata perché rabbia sociale e spinte identitarie hanno saldato le proprie forze contro di noi”. Quindi sui bisogni del Pd: “Serve una leadership anche se non c’è un X factor per trovarlo. E’ un processo lungo, che deve andare in parallelo con la ridefinizione del nostro profilo identitario. Serve andare in guerra, con la nostra competenza, la nostra passione, senza imitare i populisti ma rimettendo le persone al centro”.
In sala il segretario regionale del Partito democratico Gianpiero Bocci e la presidente della Regione Catiuscia Marini.