Giovani protagonisti con il nuovo progetto del Comune di Perugia “insieme si cresce – ragazzi in rete”
L’impegno e le azioni messe in campo dall’amministrazione all’inizio dell’anno per promuovere l’ascolto e il benessere psicologico dei giovani, in particolare con il progetto Ottavo Segnodestinato agli adolescenti tra 14 e 19 anni e attualmente esteso anche a giovani fino a 27 anni, proseguono con il progetto“App School, Insieme si cresce – Ragazzi in rete”, dedicato ai social network, sempre in un’ottica di prevenzione,inclusionesocialeeinnovazione.
L’iniziativa è stata presentata oggi, 16 novembre, nella sala Rossa di Palazzo dei Priori, con la partecipazione di Gianluca Tuteri, vicesindaco con delega alle politiche giovanili, Giovanni Dozzini, coordinatore del progetto per il Centro Servizi Giovani, Ilaria Crocioni per l’agenzia di comunicazione Le Fucine Art&media e Matteo Grandi, scrittore e giornalista.
Nato grazie al contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – nell’ambito dei Fondi Nazionali per le Politiche Giovanili 2021 – e della Regione Umbria, il progetto “Insieme si cresce – Ragazzi in rete” partirà il prossimo 19 novembre nel cuore del centro storico, presso la sala Gotica della Biblioteca degli Arconi.
L’iniziativa prevede cinque cicli di laboratori gratuiti di quattro appuntamenti ciascuno, rivolti ad adolescenti dai 14 ai 17 anni: un percorso di approfondimento sull’uso consapevole dei social network e sulle opportunità di comunicazione che offrono.
Duplice l’obiettivo: da un lato, fornire strumenti e pratiche per utilizzare al meglio le piattaforme digitali, promuoverne potenzialità e opportunità, intese come bagaglio di conoscenze e competenze creative non formali utili per lo sviluppo individuale; dall’altro, favorire la comprensione dei numerosi rischi, non solo psicologici, del “vivere on-line” e le possibili ripercussioni negative alle quali può condurre l’uso massiccio dei social. Messaggi indispensabili per la prevenzione e il contrasto di fenomeni di disagio giovanile attuali, come il cyber-bullismo.
Durante i laboratori, che vedono il coinvolgimento del team del Centro Servizi Giovani, i ragazzi saranno seguiti da tutor e formatori professionali e potranno approfondire le tecniche di creazione e produzione di video, l’utilizzo della musica e le tecniche di comunicazione più adeguate ai principali social e in particolare alla piattaforma TikTok. Inoltre, in un’ottica di formazione e partecipazione condivisa, agli incontri saranno invitati alcuni testimonial “influencer”, noti al pubblico dei più giovani, che racconteranno le loro esperienze.
Il progetto ha già ricevuto l’adesione del Liceo classico e musicale A. Mariotti, del Liceo statale A. Pieralli, dell’Istituto tecnico tecnologico statale A. Volta e dell’IIS Cavour – Marconi – Pascal.
I laboratori si svolgeranno da novembre a maggio e coinvolgeranno, tra studenti degli istituti scolastici aderenti, iscritti al Centro Servizi Giovani e ragazzi interessati al progetto, circa 240 adolescenti. Ogni sabato, due gruppi, di circa venti ragazzi ciascuno, articolati in turni da due ore, si ritroveranno in centro per imparare e confrontarsi sugli strumenti digitali da loro più amati.
Tra le varie attività, sarà chiesto ai ragazzi di creare contenuti video social, che possano veicolare messaggi adeguati e diretti a loro coetanei. In particolare, i partecipanti dovranno realizzare un video su TikTok, uno dei social più utilizzato dai giovani, sul tema della promozione turistica di Perugia.
Concluderà il ciclo formativo un evento pubblico con il coinvolgimento anche della Polizia Postale, che offriràil suo contributo per informare i ragazzi sui rischi dell’uso non consapevole degli strumenti digitalieper la prevenzione del cyber-bullismo. In tale occasione saranno presentati i migliori video realizzati dagli studenti per promuovere la città.
“Insieme si cresce – Ragazzi in rete”propone inoltre, presso il Centro Servizi Giovani, ulteriori laboratori formativi, dedicati all’approfondimento di temi quali creazione di contenuti web e gestione dei social, e aperti a tutti i giovani e offre un servizio online di assistenza e supporto sulle tematiche del progetto, attraverso il numero 3357270203, attivo con una chat di WhatsApp per entrare in contatto con i tutor (risposte nei giorni feriali entro 24 ore dalla richiesta di contatto). In particolare, il percorso laboratoriale al Centro Servizi Giovani si svolgerà a cura di Le Fucine ogni martedì dalle 15 alle 18 a partire da martedì 22 novembre: un approfondimento dei temi toccati nei cicli di incontri del sabato (iscrizione tramite un googleform che verrà condiviso sui social e sui canali ufficiali del Centro Servizi Giovani. Per ulteriori informazioni tel. e whatsapp: 3407301886, instagram: @csg_comune_pg, email: csg@comune.perugia.it).
Un progetto, quindi, di ampio respiro che attraverso formazione, spazi di ascolto e supporto in presenza e online, si affianca alle altre attività finalizzate al benessere, alla promozione della salute e alla partecipazione attiva dei giovani. Azioni di politiche giovanili che il Comune di Perugia promuove e realizza nella convinzione che ascolto e prevenzione siano imprescindibili pilastri.
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Il vicesindaco Tutericosì ha riassunto gli obiettivi del progetto: “La prima finalità èaccrescere la consapevolezza dei giovani nell’utilizzo degli strumenti digitali. Poi, scegliendo la sala Gotica della Biblioteca degli Arconi per lo svolgimento degli incontri, intendiamo avvicinare i ragazzi al mondo della lettura, non quella superficiale che si fa attraverso i device tecnologici, ma quella profonda ed emozionale possibile solo sui libri di carta. Infine, intendiamo andare incontro alle preoccupazioni dei genitori che vedono i figli troppo assorbiti dai social e senza sufficienti strumenti per diventarne fruitori attivi”.
Secondo Tuteri, “con la rivoluzione digitale è in atto una mutazione antropologica come quella innescata dall’invenzione dell’avvento della scrittura e quindi della lettura 6000 anni fa. Le conseguenze saranno probabilmente più radicali di quelle del cambiamento climatico. Bisogna capire le potenzialità e anche gli enormi rischi del processo in atto. Oggi aumentano crisi d’ansia, nevrosi, disturbi del comportamento non solo per l’eccessivo uso dei dispositivi tecnologici, ma anche nei casi in cui tale uso venga vietato. Il nostro linguaggio si è semplificato e i ragazzi, spesso, nella comunicazione digitale si servono di link, cioè utilizzano le cose dette da altri anziché produrre contenuti in modo autonomo. Ecco alcune conseguenze del digitale da non sottovalutare, ma da governare.Ai giovani devono essere offerte anche altre opportunità, come il mondo dei libri e della lettura, affinché il digitale non sia per loro l’unica scelta possibile”.
“Sono stati coinvolti docenti di grande spessore dallo scrittore e giornalista Matteo Grandi a Ilaria Crocioni dell’agenzia Le Fucine, che si è occupata della comunicazione, passando per la tiktokerGarbielaKorchmaros, in arte WhereYouNeedToBe” – ha spiegato poi Giovanni Dozzini, coordinatore del progetto per il Centro servizi giovani, altro progetto del Comune gestito dal raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalle cooperative Borgorete, Nuova Dimensione e Polis. “Gabriela Korchmaros, in arte WhereYouNeedToBe, lucana trasferitasi a Perugia nel 2013 e che con i suoi video dedicati ai viaggi ha raggiunto nel giro di pochi anni oltre 292mila follower – ha aggiunto Dozzini – interverrà a chiusura del primo ciclo e parteciperà anche ad altri, insieme a tiktoker che concentrano la propria attività sul tema del cambiamento climatico”.
Ilaria Crocioniha presentato il logo “App School” ideato,come i materiali promozionali del progetto, dall’agenzia di comunicazione Le Fucineprendendo spunto da parole di uso comune tra i ragazzi. “Cercheremo di trasmettere loro un preciso messaggio – ha detto Crocioni -. I social non vanno demonizzati: grazie a un uso consapevole possono diventare strumenti utili per veicolare contenuti significativi”.
“Sono felice che il Comune di Perugia abbia messo a fuoco un tema così delicato e rilevante – ha invece detto Matteo Grandi -. Da tempo mi batto per far crescere l’educazione digitale. E’ un errore pensare che il target debba essere rappresentato solo dai giovani, ma è certo che proprio i giovani come utenti della Rete oggi appaiono particolarmente vulnerabili. Bisogna conoscere i rischi del web e non abbassare mai la guardia se si vuole sfruttare appienouno straordinario strumento di informazione che consente anche di scegliere le fonti e superare ogni mediazione”.
Simona Zoncheddu, dirigente del liceo Pieralli, ha testimoniato il grande interesse suscitato dall’iniziativa nelle due classi coinvolte nel primo ciclo di incontri in partenza sabato.