Ikea, Palazzo Cesaroni tenta di dire la sua: ok alla mozione, ma senza centrodestra

PERUGIA – Quella che si è configurata ieri potrebbe essere classificata come una vera e propria “guerra tra palazzi”, tra istituzioni. Da un lato Palazzo dei Priori, che stava votando il primo passaggio del dossier Ikea in aula e dall’altro Palazzo Cesaroni, sede dell’Assemblea legislativa regionale, che ha provato a dire la sua.

Il caso è stata una mozione firmata dai consiglieri regionali Leonelli, Casciari, Solinas e Rometti che “chiede alla Giunta regionale di “svolgere la propria funzione istituzionale, attivandosi presso il Comune di Perugia al fine di una sinergica collaborazione con Anas e Governo per approfondire tutti gli aspetti riguardanti le criticità per la viabilità regionale a seguito della realizzazione della ‘Nuova Collestrada’, al fine di trovare una soluzione per evitare una congestione del traffico perugino, già ad oggi molto intenso, prevedendo o il raddoppio della rampa o la realizzazione in tempi brevi del Nodo di Perugia ed una viabilità adeguata da e verso l’area nord del comune di Perugia”. Il testo del documento è stato modificato al termine di un lungo confronto in Aula tra i proponenti e i rappresentanti delle opposizioni consiliari, alcuni dei quali non hanno partecipato al voto. Il voto finale ha visto 10 sì e tre astensioni.

Illustrando l’atto in Aula, Leonelli ha spiegato che “la ‘Nuova Collestrada’ è destinata a diventare il complesso commerciale più importante dell’Umbria e prevede l’ampliamento e l’apertura del nuovo punto vendita Ikea entro il 2022. Considerato che si tratta di un’area già congestionata dal traffico, è necessario non sottovalutare la necessità di un intervento consistente sulla viabilità, per una gestione controllata del traffico, tenuto conto, tra l’altro, che il bacino di utenza è in potenziale crescita anche grazie al completamento della superstrada Foligno–Civitanova e della Perugia–Ancona. C’è stata una sottovalutazione tecnica del progetto da parte del Comune di Perugia, che non ha considerato gli effetti del nuovo centro commerciale sul traffico veicolare, cittadino, commerciale e turistico. Ponte Valleceppi, Lidarno–Sant’Egidio, Collestrada e Ponte San Giovanni rischiano di vedere scaricata sulla propria viabilità interna l’enorme mole di traffico, già ad oggi spesso congestionato sia sulle strade extraurbane che sulle arterie principali, con un volume già in aumento sulle varie direttrici viarie a causa dei nuovi due sbocchi verso l’Adriatico”.

IL DIBATTITO
Marco SQUARTA (FdI): “MOZIONE SUPERFLUA, NE ABBIAMO GIÀ APPROVATA UNA CON LE STESSE FINALITÀ – “C’è già una mozione di qualche mese fa, che se fosse applicata, porterebbe al risultato che si vorrebbe raggiungere. L’atto che riguarda il completamento del Nodo è stato già votato e sottoscritto anche da Leonelli. La Giunta dovrebbe impegnarsi con il Governo nazionale affinché venga realizzato il ‘mini nodo di Perugia’. Quindi questo atto di indirizzo non serve, dobbiamo attuare quello già approvato, eventualmente attivando il Comitato di controllo per verificare la mancata attuazione. Non bisogna sfruttare il nuovo progetto per fare propaganda in vista delle elezioni comunali di primavera a Perugia”.

Andrea LIBERATI (M5S): “QUESTIONE CRITICA PER PERUGIA E PER L’UMBRIA. Esiste un problema di pianificazione territoriale e urbanistica. Quando fu deliberato il Piano del commercio noi sottolineammo l’influenza pervasiva di alcuni grandi gruppi su quelle scelte. Ikea si posizionerà su un’area in cui ci sono interessi specifici, in una condizione ambientale già oggi complessa. Questa mozione ci ricorda che esiste un problema ma richiama le nostre responsabilità in termini di pianificazioni territoriali. Era ampiamente prevedibile che la realizzazione di Ikea a Collestrada avrebbe generato problemi. Il progetto arriverà tra due anni, forse non passerà la Vas proprio per la questione ambientale che genera. Bisogna potenziare altri sistemi di trasporto per decongestionare le strade e gli svincoli, altrimenti Ponte San Giovanni resterà un corridoio per migliaia di auto”.

Gianfranco CHIACCHIERONI (PD): “TUTTI CONSAPEVOLI DELLE DIFFICOLTÀ VIARIE. INVECE DI ARRAMPICARSI SUGLI SPECCHI UNIRE LE FORZE PER NODO DI PERUGIA – Tutti sanno che c’è la necessità di collegare la E45, l’ospedale di Perugia e Madonna del Piano. È il momento di affrontare questa questione. Necessario un tavolo tra Regione, Comune di Perugia e parlamentari umbri per un confronto serrato sulla questione, che deve essere posta come una emergenza. Non bisogna lasciare il Comune di Perugia con il cerino in mano”.

Carla CASCIARI (Pd): “A LUGLIO HO PRESENTATO UNA INTERROGAZIONE SUL PROGETTO, MA ALLORA NON C’ERANO NOTIZIE. I territori non sono stati coinvolti e non conoscono il progetto, che la Commissione comunale ha già approvato, con una grande accelerazione sui tempi. L’abitato di Collestrada verrebbe diviso in due da una nuova bretella, ma ci sono complessivamente poche certezze”.

Claudio RICCI (misto Rp – Ic): “SONO FAVOREVOLE ALL’INSEDIAMENTO IKEA DI COLLESTRADA ANCHE SE SAREBBE STATO PIÙ OPPORTUNO A SAN MARTINO IN CAMPO. L’insediamento attrarrà investimenti creando nuovi posti di lavoro. Collocare uno stabilimento in Umbria determinerà un effetto molto importante anche sul piano della comunicazione, italiana e internazionale, con positive ricadute turistiche. Il Nodo di Perugia non è un’opera per l’Umbria ma un intervento fondamentale per l’intero Paese, anche se realizzato in versione ridotta”.

ROBERTO MORRONI (FI): “Chiacchieroni ha approcciato la questione nel modo corretto. Il tema travalica l’interesse della sola città di Perugia ma ci vuole un approccio coerente con la sfida e l’opportunità che ne deriveranno per l’intera regione. COSÌ COM’È LA MOZIONE NON PUÒ ESSERE CONDIVISA. LA REGIONE UMBRIA DEVE FAR SENTIRE LA SUA VOCE NON IN UN’OTTICA DI OPPOSIZIONE DIALETTICA con il Comune di Perugia, come l’ha impostata il proponente Leonelli. Meglio sospendere e ragionare insieme per arrivare a un pronunciamento unanime su un progetto di enorme importanza per tutta la regione”.

VALERIO MANCINI (LEGA): “Dunque con questo atto inizia la campagna elettorale per la città di Perugia. Piuttosto bisognava immaginare prima come sarebbe incrementato il traffico attorno a Perugia, e ancora Ikea nemmeno c’è. C’è una ferrovia che non funziona da molto tempo e avrebbe potuto alleggerire una parte del traffico. I lavori sulle gallerie da parte di Anas sono durati troppo e il traffico pesante si è riservato sulle strade interne, gravando ulteriormente sulle casse del Comune di Perugia che è dovuto correre ai ripari. QUESTA MOZIONE DICE A UN COMUNE DI INTERVENIRE SU ANAS, MA DOBBIAMO INVECE INVITARE IL GOVERNO A FARE UN TAVOLO CON I PARLAMENTARI E A CONDIVIDERE UN PROGETTO COSÌ IMPORTANTE. NON VOTEREMO L’ATTO”.

CATIUSCIA MARINI (presidente Regione): “In questa vicenda ci sono aspetti positivi dal punto di vista edilizio con il recupero di volumi che già ci sono e inoltre si salva l’area agricola di San Martino in Campo, scelta in un primo momento, che sarebbe stata pesantemente trasformata. Come Regione saremo chiamati a intervenire su vari aspetti, tra cui quelli urbanistici e edilizi, visto che il Comune dovrà fare rilevanti modifiche urbanistiche che incideranno su tutto il resto della viabilità. l’opportunità da cogliere è di negoziare con Ferrovie dello Stato per avere una fermata in quel punto e, unitamente alle risorse già disponibili, sistemare la E45 soprattutto per quanto riguarda il nodo di Perugia. Si apre un tema sulla viabilità della città che affronterà il Comune ma che incide anche sulle infrastrutture regionali e va coordinata con le risorse già assegnate per i lavori sulle principali arterie. Se l’apertura sarà nel 2022, come si ipotizza, possiamo lavorarci bene e pensare anche al resto, strade e ferrovie. Concentriamo le risorse e gli sforzi, creiamo una fermata ferroviaria che serva quella zona, ci sono già accordi e risorse. Inoltre, nel 2019 realizzeremo la definitiva apertura della Perugia-Ancona, anche nel tratto marchigiano.  DOBBIAMO PORTARE A CASA GLI INVESTIMENTI PER IL NODO DI PERUGIA. NON APPENA IL COMUNE AVVIERÀ LA SUA PIANIFICAZIONE URBANISTICA, SERVIRÀ UN RACCORDO FRA I LIVELLI ISTITUZIONALI PER CAPIRE COME PROGRAMMARE TUTTO, ANCHE LA VIABILITÀ INTERNA, CHE IMPATTA SU QUELLA DI COMPETENZA DELLA REGIONE. Ci sono 30mila persone che gravitano con mezzi propri su Perugia ogni giorno. Non dobbiamo fare una metropolitana intera, ma mettere un pezzetto di mobilità sul ferro. Serve un coordinamento e una progettualità condivisa, così faremo una cosa utile agli umbri”.

Dopo l’intervento della presidente Marini, hanno ripreso la parola i consiglieri Leonelli, che si è detto disponibile a modificare parte del testo della mozione, e Squarta, che ha chiesto una breve sospensione per trovare una soluzione condivisa. Leonelli ha voluto rimarcare che comunque, “pur usando il condizionale perché in Municipio stanno votando, va detto che allo stato attuale manca la previsione di un intervento sulla rampa d’accesso per Perugia e sulla realizzazione del nodo, punti che per noi sono cruciali in vista dell’aumento dei volumi di un traffico già oggi estremamente pesante”.

La maggioranza – “Abbiamo presentato una mozione che impegnasse la Regione a farsi parte attiva presso Il Comune affinché con Anas e Governo si trovasse una soluzione alla viabilità della zona in cui sorgerà il nuovo complesso Ikea a Collestrada. Abbiamo tentato per quasi tutto il pomeriggio di trovare una formulazione che potesse essere condivisa anche dal centrodestra, che però ha infine preferito abbandonare l’aula con i gruppi di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega”. Così in una nota Giacomo Leonelli, Carla Casciari, Marco Vinicio Guasticchi e Attilio Solinas, firmatari della mozione.
“Ad oggi – proseguono i quattro consiglieri – il Comune di Perugia, nonostante la richiesta di un minimo di partecipazione sul territorio, sta procedendo con l’approvazione dei primi atti propedeutici al nuovo insediamento commerciale della multinazionale svedese, pur avendo piena consapevolezza che per la viabilità da e per Perugia nel tratto che parte da Ponte San Giovanni, già ora nodo critico per la viabilità regionale, non si prevedono interventi né sul versante raddoppio della rampa di accesso all’acropoli né su quello del cosiddetto Nodo di Perugia”.
“Il nostro tentativo di giungere ad una soluzione condivisa almeno per votare l’atto di indirizzo che abbiamo presentato – concludono Leonelli, Casciari, Guasticchi e Solinas – ha incontrato una serie distinguo, probabilmente dettati da diktat nazionali o da palazzo dei Priori, da parte dei consiglieri di Forza Italia e Fratelli d’Italia, con la Lega che ha anch’essa preferito disertare l’aula. Questo da un lato ci dispiace, ma dall’altro ci preoccupa, tenuto conto della complessità del progetto e delle ricadute in particolare sulla viabilità, che si troverà a gestire la maggioranza di centrodestra in Comune.”

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