Il Mise firma l’accordo per l’area di crisi tra Terni e Narni
TERNI – Alla sede del ministero dello Sviluppo economico è stato siglato l’accordo di programma per l’area di crisi complessa di Terni e Narni, con un coinvolgimento di diciassette comuni umbri. Dopo le delibere approvate da ministeri, Regione e Comuni è arrivato anche l’avallo del Mise con la firma del viceministro Teresa Bellanova. All’incontro erano presenti anche il vicepresidente della Regione Fabio Paparelli, il commissario del Comune di Terni Antonino Cufalo, il responsabile sviluppo e Crm di Invitalia Corrado Diotallevi, il sindaco di Narni Francesco De Rebotti, il direttore regionale allo sviluppo economico della Regione Luigi Rossetti e il dirigente del Comune di Terni – dipartimento sviluppo – Andrea Zaccone. L’accordo di programma firmato contiene il Progetto di riconversione e riqualificazione industriale del Sistema locale del lavoro di Terni, che comprende i Comuni di Acquasparta, Amelia, Arrone, Avigliano Umbro, Calvi Dell’Umbria, Ferentillo, Giove, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montefranco, Narni, Otricoli, Penna in Teverina, Polino, San Gemini, Stroncone, Terni, Avigliano Umbro. Oltre a ciò si punta a regolare il procedimento, gli impegni e le attività volte al conseguimento degli obiettivi di rilancio e di sviluppo industriale dell’area di crisi industriale complessa. I settori industriali che verranno maggiormente coinvolti comprendono la chimica verde, la metallurgia e le relative filiere produttive, l’agroalimentare, l’efficentamento energetico, l’ambiente, l’economia circolare. Tutto ciò per cercare di recuperare lavoratori rimasti senza occupazione. Su questo fronte i 612,5 milioni di investimenti che coinvolgeranno 212 realtà produttive, prevedono un incremento occupazionale di 2.131 unità. Le proposte di investimento nei settori manifatturiero, turismo e servizi alle imprese sono 128 e raccolgono il 76% delle risorse totali (oltre 467 milioni di euro) e più della metà dell’incremento occupazionale stimato (1.166 unità). Gli investimenti per ricerca e sviluppo – 44 le manifestazioni di interesse – ammontano a 65 milioni di euro. Anche la Regione Umbria partecipa con un finanziamento di 38 milioni 800 mila euro per la realizzazione degli interventi previsti dall’accordo. Di questi, 9 milioni 800 mila euro saranno finalizzati agli investimenti delle Pmi, 4 milioni agli strumenti finanziari, 2 milioni alle Pmi innovative e start up, 6 milioni per l’efficienza energetica, 7 milioni per ricerca e sviluppo, 7,5 milioni per le politiche attive del lavoro, 1,6 milioni di euro per ‘living lab’, 350 mila euro per lo sviluppo del terziario e 550 mila euro per il cofinanziamento dell’accordo Alcantara (150 milioni di investimenti, 11 dei quali da enti pubblici, con un incremento occupazionale di 173 addetti). Insomma, a seguito di questo rilevante accordo sottoscritto con le il Mise, le condizione economiche e occupazionali dell’area di crisi complessa di Terni e Narni dovrebbero essere pronte per un nuovo rilancio.