Il Serafico di Assisi lancia la sua ricetta contro i rincari e aumenta gli stipendi dei dipendenti
«Un aiuto concreto prima di tutto, ma anche un segnale per mostrare come si possa uscire insieme dalle difficoltà che stiamo attraversando». È questo, spiega la presidente dell’Istituto Serafico di Assisi Francesca Di Maolo, lo spirito alla base del nuovo integrativo aziendale che porterà ad ogni dipendente circa 545 euro in più per il 2022.
Il Serafico – struttura d’eccellenza nell’assistenza a bambini e ragazzi con disabilità grave e gravissima – ha infatti deciso di intervenire direttamente sui compensi dei 180 lavoratori tra personale sanitario, amministrativo e addetti ai servizi. Si tratterà di aumenti in parte nella busta paga e in parte in buoni carburante: un intervento che dunque guarda direttamente alla situazione attuale, segnata da aumenti consistenti soprattutto nel campo dell’energia, ma non solo.
La speranza della presidente Di Maolo è che possano essere molte altre le aziende che decidano di imboccare questo percorso. «Benché anche noi negli ultimi due anni abbiamo affrontato difficoltà economiche non indifferenti e sappiamo che i mesi a venire saranno ancora più difficili visti gli importanti rincari, riteniamo di non poter ignorare il nostro essere una comunità interconnessa, dove una differenza per alcuni può trasformarsi in una differenza per molti. Stiamo attraversando un periodo complesso, che rischia di avere ripercussioni molto gravi sulle vite quotidiane di tutti, non soltanto dei più fragili. Come in ogni comunità, tuttavia, ciascuno può intervenire e portare un contributo, secondo le proprie possibilità. È in questo modo che in passato abbiamo superato numerose difficoltà, ed è in questo modo che possiamo farlo anche questa volta: insieme».
L’intervento attuale va ad aggiungersi ai 250 euro in buoni spesa che già il Serafico aveva erogato all’inizio dell’anno. Altri 200 euro circa in buoni spesa arriveranno ora a ciascun dipendente, insieme a 115 euro nelle mensilità di agosto, settembre e ottobre. «Gli aumenti a cui stiamo andando incontro – prosegue Di Maolo – riguardano bollette dell’energia, carburanti e altri servizi fondamentali e irrinunciabili. Una situazione che arriva, come è noto, all’indomani di una pandemia che ha messo a dura prova anche la tenuta economica della nostra società. Le cifre che abbiamo deciso stanziare possono fare una piccola differenza. Ma è bene ricordare che non si tratta soltanto di sostenere le famiglie dei nostri dipendenti: aiutare loro significa aiutare tutti. Ci sono aziende che non sono in grado di farlo, ma è importante che chi può faccia la propria parte. Nessun intervento, singolarmente, può cambiare le cose, ma se si mettono insieme tante modalità diverse di impegno allora si può ripartire davvero. La solidarietà, come sempre accade, migliora la vita di tutti».