In Umbria alla campagna di vaccinazione ha aderito il 71 per cento della popolazione vaccinabile
Perugia – In Umbria alla campagna di vaccinazione ha aderito il 71 per cento della popolazione vaccinabile, mentre la regione è al IV posto tra le regioni italiane con il 51 per cento dei cittadini vaccinati: il dato è stato reso noto dall’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, nel corso della conferenza stampa settimanale di aggiornamento epidemiologico e sull’andamento della campagna vaccinale. Presenti il direttore regionale alla Salute, Massimo Braganti, il commissario covid, Massimo D’Angelo, i medici del Nucleo epidemiologico, Carla Bietta e Marco Cristofori.
Nel corso dell’incontro l’assessore ha informato che la campagna di vaccinazione in Umbria sta rispettando il programma definito: con prima dose ai cinquantenni entro la metà di giugno e la vaccinazione entro la fine del mese dei quarantenni.
Nel frattempo sono state avviate le vaccinazioni sui luoghi di lavoro: al momento sono partiti la Thyssen di Terni e Cucinelli nel Perugino che, da lunedì prossimo e per due settimane, intensificherà le vaccinazioni con l’apertura serale dalle 20 alle 24.
Per quanto riguarda le vaccinazioni in farmacia è stato spiegato che sono già partite e saranno impegnate nella vaccinazione degli over 60. Inoltre, da lunedì i medici di medicina generale avvieranno le vaccinazioni con Moderna.
Relativamente all’intervento vaccinale in Valnerina, il commissario D’Angelo ha reso noto che è stata vaccinata già la popolazione vaccinabile residente in 6 comuni.
Il commissario ha anche reso noti i dati relativi alle sospette reazioni avverse ai vaccini: dal primo gennaio al 15 Giugno 2021, in Umbria, risultano inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) 1.485 casi di sospette reazioni avverse (ADR) ai vaccini anti Covid-19 su un totale di 628.605 dosi somministrate. La percentuale di segnalazioni sul totale delle dosi somministrate è pari allo 0,24%. Il tasso di segnalazione per 100.000 dosi in Umbria, pari a 236/100.000 dosi, è sostanzialmente in linea con il dato medio nazionale che è di 204 segnalazioni per 100.000 abitanti.
Nel 79% dei casi la reazione avversa ha interessato il sesso femminile, con un rapporto Femmine/Maschi pari a circa 3:1.
Nel 93% dei casi (1383/1485) di segnalazione si è trattato di una reazione avversa giudicata “non grave”.
Relativamente al tipo di reazione avversa, sono state segnalate essenzialmente quelle già note per questi vaccini. Tra le principali: reazioni locali o sistemiche (febbre, brividi, dolore in sede di iniezione, stanchezza, malessere) in circa il 32% dei casi; reazioni interessanti il sistema muscoloscheletrico (mialgia, artralgia) circa il 19% dei casi; disturbi interessamento il sistema nervoso (cefalea, parestesie) circa il 18% dei casi; disturbi del tratto gastrointestinale (nausea, diarrea) nel 7% dei casi, disturbi della cute e del sottocute (eruzione cutanea, orticaria) nel 4% dei casi.
Nella maggior parte dei casi il segnalatore della Reazione Avversa è stato il medico (46%), seguito dal cittadino (28%), dal farmacista (15%) e da altro operatore sanitario (11%).