Inceneritori di Terni, in Aula documento unitario dopo il ciclo di audizioni. Serve uno studio approfondito
TERNI – Sarà un documento unitario quello che arriverà in Aula il prossimo 28 marzo dopo il ciclo di audizioni sugli inceneritori di Terni. Lo ha detto il presidente della Seconda commissione di Palazzo Cesaroni Eros Brega dopo le audizioni di oggi. In commissione sono stati sentiti l’assessore regionale Fernanda Cecchini e i funzionari del Servizio autorizzazioni ambientali, Emanuele Smacchi e Andrea Monsignori, in relazione all’inceneritore ‘Terni Biomassa’ di Terni.
A seguito delle sollecitazioni e delle domande dei componenti della Commissione, l’assessore e i tecnici hanno spiegato che la delibera di Giunta recentemente approvata ritiene necessario uno studio approfondito della Usl Umbria 2 sulle correlazioni tra rischio sanitario specifico e fonti prevalenti di emissioni a Terni e nella Conca ternana; chiede la realizzazione, entro 90 giorni, di un primo approfondimento sul rischio sanitario specifico relativo agli impianti di co-incenerimento presenti sul territorio; auspica l’espressione di pareri ‘univoci e concludenti’ da parte della Usl. I tempi previsti sono indicativi, ma necessari a fissare un orizzonte entro cui ottenere i dati, mentre sulla copertura finanziaria è stata assicurata la disponibilità dell’Esecutivo di Palazzo Donini a garantirla. La Giunta regionale non può interrompere il procedimento amministrativo di rinnovo dell’autorizzazione a ‘Terni Biomassa’ senza dati sanitari che giustifichino tale decisione. Inoltre il blocco del procedimento non porterebbe alla chiusura del termovalorizzatore: l’impianto infatti dispone già di una autorizzazione, che scadrà nel 2019, e prevede livelli emissivi più alti e minori controlli rispetto a quella nuova. Il Comune di Narni, infine, non è stato coinvolto in quanto non avrebbe inviato osservazioni scritte, unica forma di partecipazione prevista dalle norme per i Comuni limitrofi.
Soddisfatto il capogruppo di Forza Italia, Raffaele Nevi. “Oggi – dice – durante la seduta della seconda commissione consiliare regionale “ambiente”, forse per la prima volta c’è stata una presa di coscienza diffusa del fatto che per i problemi dell’ambiente e della salute della conca ternana occorre fare uno sforzo collettivo, come Forza Italia va dicendo da almeno 5 anni, per studiare nel profondo questa delicata situazione. Il presidente Brega si è preso la responsabilità di fare una proposta a partire dalle mozioni presentate dal sottoscritto, dall’intero centrodestra e dai 5 stelle, per arrivare auspicabilmente ad una risoluzione unitaria dell’Assemblea legislativa dopo anni di ritardi e continui scaricabarile tra Regione e Comune. Ciò è necessario per avere un quadro chiaro e definitivo di quella che è la situazione dell’ambiente, ma soprattutto della salute dei cittadini ternani, evitando il negazionismo e il catastrofismo. Solo con la serietà dell’analisi e delle successive iniziative da mettere in atto, si acquisirà la credibilità che le istituzioni finora non hanno meritato su questo tema”.