La Corte dei Conti rimanda la decisione sul futuro di Palazzo Spada

TERNI – La Corte dei Conti ha rinviato la decisione sul piano di predissesto del Comune di Terni. Per il Comune dunque ora potrebbe aprirsi la possibilità di inserire una integrazione al piano di rientro, probabilmente con la richiesta di accesso al fondo di rotazione.

Dal sindaco arrivano le seguenti dichiarazioni: “Al momento non abbiamo commenti da fare perché la vicenda  è complessa e ci sono ancora diversi aspetti da chiarire. Non me la sento di dire parole non ancorate a situazioni reali”.

Ore decisive e giornata apicale per il futuro di Palazzo Spada, con la Corte dei Conti di Roma chiamata a decidere sul piano di predissesto finanziario dell’ente.

La sentenza arriverà nel pomeriggio. L’amministrazione comunale di Terni è rappresentata dall’avvocato Aristide Police.

Se il ricorso del Comune fosse accolto dalla Corte dei Conti, si inizierebbe fin da subito a lavorare al piano di riequilibrio quinquennale presentato dalla giunta.

Se invece il ricorso fosse rigettato, allora si aprirebbe per Palazzo Spada la strada del dissesto finanziario.

Terza ipotesi, i giudici a sezioni unite potrebbero anche decidere di chiedere una integrazione al piano presentato, facendo così slittare le tempistiche.

In merito alla questione entra il capogruppo della lista civica d’opposizione ‘I Love Terni’, Enrico Melasecche: «Venerdì pomeriggio alle 15,30 ci sarà il consiglio comunale straordinario in cui Di Girolamo è stato invitato a dichiarare, a viso aperto, ai tutti i ternani, non solo nel segreto delle riunioni di maggioranza, quali conseguenze ci saranno su imposte, tasse e tariffe. Il trasporto pubblico subisce già l’ennesima contrazione a causa del baratro finanziario causato dai debiti fuori bilancio che questa maggioranza si ostina a non affrontare dopo mesi dalla loro forzata emersione, grazie all’azione determinata di alcuni consiglieri di opposizione».

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