La partita a scacchi di Andrea Fora, prova a sparigliare le carte e manda un avviso al Pd: il timore di inciampare
Andrea Fora non ha tutta questa voglia di farsi stringere nella morsa dai due schieramenti politici che decideranno le prossime elezioni amministrative. Il vento che tira ancora è un vento di destra ma l’onda tra un anno potrebbe rivelarsi meno lunga. La strategia è sempre la stessa: stare a sinistra del centrodestra e a destra del centrosinistra. Un pò come l’ex presidente del consiglio Matteo Renzi, leader del partito scelto da Fora, che cerca voti a destra e a sinistra. Anche Fora coltiva l’ambizione di prendere voti sia a Forza Italia sia al Pd ed è pronto per dare le carte. Con la conferenza stampa di ieri Fora ha deciso di forzare il gioco, manda un avviso al Pd e lo invita a fare una scelta in tempi brevi. Una mossa più da scacchista che da pokerista. Fora, dopo aver letto il libro di Matteo Renzi “La mossa del cavallo”, prova a sparigliare le carte ricordando che l’alleanza non è scontata. C’è uno spartiacque in tutto questo: la candidatura a sindaco di Perugia. “Sarò disponibile davanti ad un progetto competitivo”, ha sottolineato ancora una volta Fora. La sintesi è semplice: Fora vorrebbe essere il candidato sindaco del centrosinistra per le prossime elezioni amministrative di Perugia; non si fida fino in fondo del centrosinistra e teme uno sgambetto in corso d’opera. Nel frattempo, in attesa di una decisione, lascia le porte aperte anche ad altre soluzioni. ” A Perugia Romizi è ancora percepito in modo non negativo”, ha affermato ieri. “Bandecchi è un sindaco e come tale deve essere rispettato ed è riuscito a interpretare il malcontento”, ha commentato nelle ultime ore. Fora non chiude le porte a nessuno e non esclude nemmeno una alleanza tra Civici-Italia Viva e Alternativa popolare di Bandecchi con il quale si è visto più volte dopo le elezioni di Terni. Così come guarda con particolare interesse alle mosse di “Progetto Perugia”, aspettando con ansia l’iniziativa di metà settembre. ” La coalizione dovrà essere comunque riformista e in questo senso qualsiasi partner e alleato che vorrà condividere con noi questo percorso sarà accolto”, ha spiegato senza mezze parole, aggiungendo di non avere “pregiudizi sulle persone ma soltanto sui contenuti” del progetto politico. A Fora però mancano anche altre certezze, soprattutto due. La prima, la più importante, riguarda il futuro di “Progetto Perugia” che, almeno per adesso, non sembra voler mollare il centrodestra. La seconda, invece, ruota intorno a Bandecchi: il sindaco di Terni è un uomo bizzarro che riconduce e subordina a sé ogni sorta di scelta, prescindendo dall’esistenza di altri punti di riferimento. Sa bene, quindi, che dovrà fare i conti con la sua imprevedibilità. Due incertezze che rendono difficile il cammino anche per uno scacchista come lui.