Lavori sulla E45 a Ponte San Giovanni, sopralluogo in notturna dell’assessore regionale Melasecche

L’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche, ha effettuato nella serata di ieri un sopralluogo al centro di controllo Anas e poi in cantiere a Collestrada per verificare l’avanzamento dei lavori in corso per la ricostruzione del sottofondo e della pavimentazione con ricostruzione di un fondamentale giunto di dilatazione su un tratto della carreggiata nord (direzione Cesena) della E45 tra lo svincolo di Ponte San Giovanni e l’innesto del raccordo autostradale Perugia-Bettolle.

“In questi giorni ho sempre seguito personalmente anche durante i pochi giorni di ferie la situazione – sottolinea -, in particolare per quanto riguarda le ripercussioni sul traffico di questo cantiere che interessa un tratto fondamentale per l’accesso al capoluogo regionale, tratto che rappresenta da sempre il più grave problema di traffico dell’Umbria, con frequenti incolonnamenti di mezzi, un’alta incidentalità e con criticità che si riversano anche sulla vasta area che comprende i quartieri perugini di Ponte San Giovanni, Collestrada e Balanzano”.

“Ad Anas, con cui questa Giunta regionale ha fin dall’insediamento attivato una proficua interlocuzione e collaborazione, avevo chiesto – evidenzia – di verificare la possibilità di una diversa calendarizzazione dei lavori, ma l’intervento – come mi è stato ribadito anche ieri sera – non era più rinviabile. Per accrescere la sicurezza di quei chilometri su cui si riversa ogni giorno un numero di auto e mezzi pesanti cresciuto esponenzialmente, troppo spesso ben superiore alle possibilità fisiche delle strutture esistenti, si sta procedendo, dopo la ricostruzione del sottofondo con calce e cemento, con la posa di asfalto drenante”.

“Sono sempre stato convinto – prosegue – che i cittadini vadano puntualmente informati dei problemi tecnici che esistono e delle soluzioni che si adottano perché un cittadino informato è più disponibile a farsi carico dell’indispensabile disagio se è messo nelle condizioni di giudicare. Ebbene, lungo l’asse Collestrada-Ponte San Giovanni viene superato il Tevere con l’arteria sorretta da un doppio ponte, ad arcata il vecchio e, immediatamente accoppiato, un altro ponte realizzato successivamente con travi quando fu creata la seconda corsia. I due ponti sono uniti appunto da un lungo giunto di dilatazione nel senso di marcia le cui problematiche negli anni vengono oggi per la prima volta affrontate per evitare che, soprattutto i motociclisti, possano trovarsi in difficoltà dal punto di vista della sicurezza”.

“Un’opera delicata – sottolinea – che, per le sue obiettive difficoltà tecniche, non può essere assolutamente gestita in una sola notte a causa del cemento armato che deve avere il tempo di tirare. Non solo, l’attuale pavimentazione risale al 2004 e, in circa venti anni, ha perso gran parte delle caratteristiche della drenabilità, con problemi di aquaplaning e smaltimento delle acque meteoriche che andava affrontato con la massima razionalità e velocità di esecuzione, in quanto la stessa Polizia stradale ha rilevato in più occasioni questi problemi. Da ricordare – aggiunge Melasecche – che la tecnica utilizzata, certificata dal professor Maurizio Bocci dell’Università di Ancona, consulente esterno ANAS, garantisce che queste lavorazioni avranno una durata di oltre venti anni per il sottofondo e di circa dieci per il tappetino di usura, eliminando la formazione delle buche d’un tempo, oggi quasi completamente scomparse nella rete statale”.

Il cantiere è stato quindi aperto al termine del periodo ferragostano di maggior traffico, ma prima della riapertura generale delle attività industriali e delle scuole. “Ho voluto constatare di persona – dice l’assessore Melasecche – l’andamento dei lavori, che, come da intesa con la Regione, si stanno svolgendo 24 ore su 24, recandomi al cantiere proprio di notte. Ho ringraziato Anas, le imprese tutte umbre che si sono consorziate e le maestranze per l’impegno profuso. Il primo dei due cantieri, nel tratto tra gli svincoli di Madonna Alta e Ferro di Cavallo del raccordo autostradale Perugia-Bettolle, è stato ultimato nella serata di venerdì 25 agosto, in largo anticipo sui tempi previsti che fissavano la chiusura entro sabato 2 settembre – ricorda – con la sostituzione dello spartitraffico centrale con una nuova barriera in calcestruzzo che innalza notevolmente gli standard di sicurezza”.

“La sicurezza stradale – rimarca – è prioritaria. Conosco bene, anche da utente della strada, e mi informo costantemente sulle criticità che soprattutto questo cantiere, che insiste in un’area già di per sé problematica, sta comportando specialmente nelle ore di punta per la circolazione sulla E45 e sulle strade collaterali, in particolare nei centri abitati e nell’area industriale di Ponte San Giovanni e Balanzano. ma invito tutti ad avere pazienza. Se le condizioni meteorologiche, improvvisamente avverse, lo consentiranno, entro domenica 3 settembre questo intervento sarà ultimato. Anche ieri sera ho chiesto e ottenuto rassicurazioni al riguardo”.

“Regione ed Anas lavorano per la sicurezza e il miglioramento qualitativo delle strade – ribadisce l’assessore -, con interventi duraturi che consentiranno una migliore fruibilità ed una graduale riduzione dei cantieri nei prossimi anni. Appare chiaro ormai a tutti che occorre risolvere quello che è il problema dei problemi in termini di disagi, inquinamento atmosferico e acustico, perdita di ore di lavoro, incidentalità – afferma Melasecche – come ci proponiamo con la realizzazione del Nodo di Perugia, a cominciare dal primo stralcio fra Collestrada e Madonna del Piano, una ‘strada di paesaggio’ come l’ha definita ANAS, che separerà i flussi di traffico locale da quelli dell’attraversamento regionale e interregionale, con l’effettuazione in sequenza delle tre grandi opere che rivoluzioneranno in positivo definitivamente i flussi di traffico nell’area di Perugia”.

“Per il I stralcio, il cosiddetto Nodino, entro pochi giorni – rende noto – avremo la stesura dettagliata del parere positivo di ottemperanza del Ministero dell’Ambiente, ultima tappa del lungo e complesso processo che precede la Conferenza dei servizi del Ministero delle Infrastrutture. Procede nel frattempo l’altra Conferenza di servizi per il progetto di ampliamento delle rampe, per il quale abbiamo tenuto conto delle giuste esigenze espresse dal Comune di Perugia e dal Comitato “Chi salverà Ponte San Giovanni?”, compresa un’ulteriore bretellina di cui mi giunge richiesta di inserimento. I pareri dei tecnici del Comune e della Provincia di Perugia, tengo a precisare, lungi dal dichiarare guerra al progetto, come appare talvolta da titoli un po’ scandalistici, non sono altro che osservazioni rituali di cui peraltro si è già tenuto conto nella definizione di dettaglio dei progetti di cantiere”.

“Il raggiungimento di un obiettivo di legislatura, questo, di altissimo livello – conclude Melasecche – che oggi, grazie all’impegno della presidente Tesei e mio, con il Ministro Salvini puntualmente informato, si fa più vicino”.