Lega non invitata alle celebrazioni del terremoto: “Non ci servono inviti ufficiali”
NORCIA – Non ha bisogno di inviti ufficiali la Lega per stare tra la gente ed esprimere vicinanza e solidarietà alle popolazioni terremotate. A due anni dal quel drammatico 24 Agosto 2016, istituzioni regionali e locali hanno voluto ricordare gli eventi, con cerimonie pubbliche (escludendo il comune di Spoleto) alle quali, però, non sono stati invitati a partecipare, né a parlare, i parlamentari o le rappresentanze regionali del Carroccio. “Non ci interessa il protocollo – precisano gli On. Virginio Caparvi, Luca Briziarelli e il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa Valerio Mancini, presenti alle cerimonie – anche se riteniamo certe scelte irrispettose e superficiali per una comunità come quella della Valnerina che per tornare a sorridere ha bisogno di condivisione e non certo di meri interessi propagandistici” .
Una presa di posizione chiara e ben definita quella della Lega che dopo aver incontrato le comunità di Preci, Ancarano e Campi, afferma: “La troppa burocrazia ha rallentato, a tratti impedito, la rinascita di queste popolazioni . Ad oggi risultano solo 240 i cantieri autorizzati, dieci mila restano fermi al palo, sacrificati da una macchina amministrativa con ingranaggi arrugginiti. Emblema del fallimento burocratico è l’ufficio speciale per la ricostruzione, lento e poco efficace, il cui personale è stato sottratto dai singoli comuni creando non pochi problemi alle amministrazioni cittadine. Siamo lontani dai toni trionfalistici della Presidente Marini, che pur avendo dovuto operare in estrema emergenza, non ha dato le risposte che si aspettava la comunità: troppi ritardi, troppa centralizzazione delle attività, le macerie ancora a terra, troppe promesse non mantenute.
Fin dal primo giorno di quel sisma così violento , la Lega non ha mai smesso di stare vicino alle popolazioni terremotate, lo abbiamo fatto con una presenza fisica costante, lo abbiamo fatto in regione con atti di forte sollecito come la richiesta del fascicolo del fabbricato, tra l’altro respinta dalla maggioranza, lo stiamo facendo, adesso, al Governo avendo approvato in tempi record il decreto terremoto risolvendo, così, numerose questione rimaste insolute con Renzi e Gentiloni. C’è chi pensa alle passerelle impendendo un lavoro sinergico tra le forze politiche, chi alla comunità. Dopo due anni avremmo voluto assistere a una situazione diversa” concludono i Caparvi, Briziarelli e Mancini