Lussazione rischiosissima da operare e nessun ospedale se ne occupa, Perugia chiama: “Siamo pronti”
PERUGIA – Una storia di speranza e di buona sanità. E’ quella di Salvatore Pezzano, giovane alle prese con una gravissima lussazione, risolvibile con una operazione ad alto rischio. Un’operazione che nessuno ha voluto fare, fino al farsi avanti dell’ospedale di Perugia. Una storia di cui si è occupato anche il Corriere della Sera e l’Ansa.
Prima l’appello del giovane su Facebook: “Ho speranza perché chi la perde è morto !Potrei passare il tempo a piangermi addosso o chiedermi perché è successo proprio a me ma non fa per me…Partendo dal principio che non sono il genere di persona che si piange addosso per le cazzate o che scrive i propri problemi sui social ,lancio questo appello perchè penso si tratti ormai per me dell’ultima spiaggia..l’aiuto di tutti. Il 2 maggio ho subito una lussazione sterno claveare (destra)dopo essere stato spinto da dietro alle mie spalle ed essere caduto malissimo con sopra di me quello che mi ha spinto (la clavicola si è spostata nello sterno) , è rarissima, colpisce solo l’1% delle lussazioni totali, questa lussazione ha causato gravi conseguenze sul mio corpo, la spalla si è chiusa e la scapola dietro è completamente uscita , oltre a portarmi problemi di respirazione e continui dolori legati alle postura e alla posizione anomala della clavicola .. dal 2 maggio è iniziato il mio calvario, ho girati molti medici e ospedali a Milano (tra cui Humitas, il dottor berlusconi mi ha detto che l’unico pazienza che ha operato con questo caso è morto ) e altre regioni, ma nessuno se la sente di fare questo intervento perché è rischiosissimo,oltre ad essere rarissimo, ci saranno 10 casi in tutta Italia… mi spiegheró meglio: la clavicola si è insaccata all’interno dello sterno, vicino all’arco aortico(a soli 7mm) e altri vasi sanguigni e strutture importanti, c’è L’ALTO RISCHIO DI MORTE o di perdere la mobilità del braccio legati all’intervento , ma rimanere in queste condizioni essendosi posizionata la Clavicola a soli 7 millimetri dall’aorta è altrettanto grave, in quanto basta un brutto colpo e ci rimango secco, non essendo salda in questa posizione.
Quello che volevo chiedere a tutti coloro che leggeranno questo post è di aiutarmi a condividere questo messaggio nella Speranza che arrivi a qualcuno che ha subito questo tipo di infortunio ed è riuscito a risolverlo o a qualche medico/ chirurgo che per caso ha operato questo tipo di caso,o a qualcuno di importante che mi aiuti a diffondere il messaggio… dato che non le mie forze e quelle della mia famiglia non riusciamo a trovare soluzioni dopo aver cercato tanto…grazie a tutti coloro che mi daranno una mano, e ricorda tu che leggi che è successo a me così come poteva succedere a chiunque altro, ricordati di non voltare mai le spalle al prossimo che ha bisogno d’aiuto!🙏🏻 “.
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Gli ortopedici di Perugia si sono fatti avanti: “Siamo in grado e pronti ad intervenire”, hanno detto Massimo Lenti e Antonello Panti, della squadra di Auro Caraffa.