Nuova vita a Monteluco con il turismo slow
SPOLETO – Stop al degrado a Monteluco di Spoleto. Si chiama “Lucus – Centro di promozione del turismo slow, cultura spiritualità e natura da Spoleto alla scoperta dell’Umbria”, il progetto di riqualificazione delle strutture in degrado e di ripristino di diversi km di sentieri. Per fare ciò, insieme ad un polo per il turismo slow food, sono stati stanziati 660mila euro dalla Regione nell’ambito del progetto che è stato redatto dall’Ufficio ambiente del Comune di Spoleto. L’obiettivo è quello di ripristinare 72 km di itinerari anche attraverso nuova segnaletica e sistemi interattivi utili per la pratica di attività sportive e outdoor. Gli interventi che vengono realizzati danno risposte concrete ai residenti, ma anche alle aziende agrozootecnico-forestali, alle attività turistico-ricettive, agli operatori economici e ai turisti, favorendo l’uso responsabile delle risorse e integrandosi con altri settori produttivi. Nuova funzione anche al patrimonio edilizio esistente (ex-tiro a volo, ex-cava, ex-centro visite Wwf e campo sportivo), migliorandone le prestazioni energetiche ma soprattutto l’accessibilità e la fruibilità. Il progetto prevede la ristrutturazione di strutture esistenti in degrado, con attenzione a ridurre il consumo energetico e idrico, l’inquinamento luminoso, nonché l’accessibilità e fruizione integrata da diverse classi di utenza e di abilità. Così l’area del ex-tiro a volo viene ripensata come rifugio escursionistico, Centro di documentazione e museo interattivo della Rete Natura 2000 mentre l’ex-cucina del convento, già centro visite del Wwf in un museo. E poi il campo sportivo come campo del prato, l’ex-cava come “cava di sport e avventura” e punto affitto di attrezzature per le escursioni. Proprio in quest’ottica è in atto la sottoscrizione di un accordo tra Comune di Spoleto e Agesd (sezione regionale), che intende eleggere il Monteluco a centro scout in sostituzione delle sedi danneggiate in Valnerina dal terremoto. Inoltre vi è la disponibilità a coordinare tramite giovani imprese e cooperative, la gestione dell’intero sistema della montagna spoletina anche con finalità didattico-formative-informative. Il progetto si propone anche di ripristinare, su una rete di 72 km, alcuni itinerari storico-tradizionali riconnettendoli con la rete escursionistica regionale – cammino Francescano, ex ferrovia Spoleto-Norcia, sentiero degli Ulivi, ippovia regionale – organizzandoli in percorsi tematici di scienza e cultura ambientale. II progetto punta a potenziare e innovare inoltre l’informazione turistico-escursionistica completando la segnaletica anche attraverso sistemi interattivi. Integrando gli interventi già realizzati si crea il Centro di promozione permanente del turismo “slow”, puntando su “wildlife and wellness economy”.