Officine meccaniche Galletti: siglati tre importanti accordi
Siglati tre importanti accordi nell’arco di due mesi per gli stabilimenti di Ponte Valleceppi e di Torgiano tra le organizzazioni sindacali Fim Cisl e Fiom Cgil e le Officine Meccaniche Galletti, azienda umbra leader nella produzione di mescolatori per il calcestruzzo con circa 100 dipendenti, realtà internazionale con stabilimenti in Europa, America ed Asia, conosciuta per le soluzioni tecniche innovative che caratterizzano i suoi prodotti, grazie a investimenti nello sviluppo e nella innovazione che nel corso del tempo hanno reso i suoi brevetti difficilmente imitabili.
La Rsu e i due rappresentanti di Fiom e Fim, Nico Malossi e Andrea Calzoni, con soddisfazione sottolineano che “nel complesso di questa contrattazione integrativa così articolata si è riusciti a tenere insieme gli obiettivi aziendali strategici con la necessità di dare risposte concrete ai lavoratori che affrontano, come il resto del Paese, un periodo difficile in cui l’inflazione spinta dal caro energia sta mettendo a dura prova anche i bilanci familiari”.
“Va detto che l’azienda si è seduta al tavolo di confronto con grande consapevolezza e responsabilità – affermano Malossi e Calzoni – riconoscendo ai lavoratori prima 200 euro di buoni carburante e poi, con l’ultimo accordo, grazie alle possibilità offerte dal decreto Aiuti bis, ulteriori 400 euro in welfare. A questi si somma un premio di risultato con un montante di 1000 euro, che si è voluto improntare principalmente sul fattore della qualità, sottolineando che la sfida rispetto ai concorrenti dei paesi in via di sviluppo si può vincere ma è necessario continuare a contrapporre ai bassi costi degli altri livelli qualitativi nettamente superiori”.
Se così l’obiettivo strategico è individuato, le parti riconoscono nel lavoratore l’elemento chiave per il suo conseguimento e ritengono prioritario accrescere il benessere e migliorare la qualità di vita anche attraverso ulteriori strumenti di welfare. Questa la motivazione che ha portato alla firma di un terzo importante accordo, con il quale si riconosce ad ogni lavoratore o lavoratrice un buono pasto di 8 euro per ogni giorno di effettivo lavoro.
“La combinazione dei tre accordi – continuano Malossi e Calzoni – è la sintesi di un progetto condiviso tra le parti, che mette a disposizione dei lavoratori maggiori risorse e che vuole consolidare un senso di appartenenza e di orgoglio per affrontare insieme le sfide del futuro. Questo approccio è la base su cui procedere nelle relazioni sindacali future”.
Per Fim e Fiom, però, accanto all’importante risultato aziendale, è necessario insistere con forza nella richiesta alle istituzioni di implementare politiche industriali “ora più che mai necessarie per rafforzare tutto il tessuto economico colpito duramente dal caro energia, che sta mettendo in seria difficoltà sia le imprese che le famiglie”.