Omicidio Bellini: la corte d’appello di Perugia conferma la condanna a 30 anni per Halan Andriy. Esclusa la premeditazione. Si va in Cassazione
TERNI – Confermata dalla corte d’appello di Perugia la condanna a trenta anni di carcere per Halan Andriy, il 44enne di nazionalità ucraina che per gli inquirenti ha ucciso Sandro Bellini.
Escludendo l’aggravante della premeditazione, i giudici hanno invece confermato i futili motivi.
Tutto inizia quando una pattuglia dei carabinieri di Piediluco nota – il 18 maggio – un grande incendio nella zona boschiva di Palombara, vicino Marmore. L’auto di Sandro Bellini era appena stata data alle fiamme ma dentro il corpo del ternano non c’era.
A seguito di immediate indagini, i crabinieri scoprono che Bellini manca dal lavoro da un giorno. Subito viene lanciato l’allarme della sua scomparsa. 12 giorni di ricerche senza sosta con i sommozzatori da Roma e Genova che perlustrano ogni metro quadro della zona, alla ricerca del corpo del ternano. Nessuna traccia.
Sandro Bellini non si trova. La sorella lancia un appello su Facebook, c’è il terrore che qualcuno gli abbia fatto del male, eppure era una “brava persona”, molto altruista, sempre dedita al lavoro.
I carabinieri intercettano il telefono dell’ucraino. L’utenza – da quanto risulta dalle indagini – di Sandro Bellini è invece presente alle ore 9.08 in località Rancio di Terni (il percorso che poi portra a Marmore) ed infine circa 10 minuti dopo Bellini si trova in località “Moggio” a Terni (dove è stata ritrovata l’auto bruciata).
Le ricerche proseguono fino a quando i carabinieri non rintracciano – aiutati anche dall’unità cinofila – delle macchie di sangue nell’auto del Bellini. Il dna esaminato dal RIS di Roma non pone dubbi, quel sangue è di due persone: Sandro Bellini e Halan Andriy.
L’ucraino è quindi inchiodato dalle tracce ematiche della vittima. Non solo, i carabinieri trovano in casa jeans, scarpe da ginnastica e giubbotto ancora macchiati di sangue, nascosti sotto alcune bottiglie di plastica vuote.
Ma chi è Halan Andriy? Ucraino del 72′ separato in casa con la sua ex compagna. Compagna che da qualche mese intratteneva una relazione con Sandro Bellini. La donna – ha descritto agli inquirenti – un Andriy molto possessivo, geloso ed in passato anche violento, che aveva scoperto la sua relazione con il suo nuovo uomo, tanto che era venuto a conoscenza persino dell’abitazione del ternano.