Ospedale Spoleto, il sindaco stanco delle promesse della Tesei porta in piazza i cittadini

Ora, dopo un silenzio prolungato, anche il sindaco Andrea Sisti ha perso la pazienza. ” O in brevissimo tempo la cardiologia tornerà a essere un servizio adeguato con reparto annesso, oppure questa volta sarò io, in qualità di sindaco, a portare i cittadini di Spoleto in piazza”. Così Andrea Sisti, stufo delle promesse non mantenute da parte della Regione e dell’Usl Umbria 2. Dopo la morte del 70enne di Cascia, dello scorso 24 febbraio, arrivato al San Matteo degli Infermi con un forte dolore al torace e deceduto  dopo alcune ore trascorse senza la presenza di un cardiologo, il clima a Spoleto è tornato bollente. Molte associazioni se la prendono anche con il comune che, a loro parere, avrebbe riservato troppa fiducia alle parole della Tesei e del direttore generale De Fino. Così i gruppi consiliari di maggioranza (Pd, M5S, Ora Spoleto e CiviciX) hanno deciso di organizzare una manifestazione in difesa dell’ospedale per sabato 18 marzo alle ore 11, presso la palazzina Micheli. “Le rassicurazioni dell’Usl Umbria 2 – dicono i gruppi di centrosinistra – non ci bastano più, così come non possiamo più attendere le promesse, per ora disattese, della presidente Tesei e dell’assessore Coletto. Senza un reparto di cardiologia h24, un pronto soccorso potenziato e una riapertura dei servizi pre Covid, come promesso più volte dalla Tesei, non possiamo considerare il San Matteo degli Infermi un ospedale completo”. All’ospedale di Spoleto, dalle 20 alle 8 del mattino, non c’è un cardiologo, malgrado il nosocomio sia considerato un Dea di primo livello.