Perugia, incontro sulle opportunità per i Comuni dalla Strategia sviluppo sostenibile
PERUGIA – Lo scorso dicembre è stata definitivamente approvata dal governo italiano la Strategia nazionale per lo Sviluppo sostenibile, in conformità all’Agenda Onu 2030. Adesso spetta alle regioni e agli enti locali dotarsi, a loro volta, di una strategia di sviluppo sostenibile coerente con quella nazionale e che, anzi, contribuisca alla realizzazione degli obiettivi che quest’ultima ha fissato.
Con lo scopo di presentare ai diversi comuni dell’Umbria i dettagli della Strategia per lo sviluppo sostenibile e le opportunità di finanziamento per la realizzazione dei progetti da parte dei comuni stessi, si è tenuto, nel pomeriggio di giovedì 31 maggio presso la sede della Provincia di Perugia l’incontro organizzato dalla Consulta Anci Umbria per Energia, Ambiente, Sistema idrico, dal titolo “La Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile. proposte e opportunità per l’Umbria”.
“La progettualità condivisa è fondamentale, come è altrettanto importante fare rete tra i piccoli comuni per poter avere la possibilità di accedere ai finanziamenti comunitari. -ha detto il Vice Presidente di Anci Umbria, Marcello Nasini, nell’introdurre l’incontro- Abbiamo voluto organizzare questo appuntamento proprio per informare i nostri comuni dell’opportunità che l’Unione Europea offre agli enti per migliorare i servizi, la viabilità, l’ambiente, l’occupazione e, più in generale, la qualità della vita dei propri cittadini.”
Un appello, quindi, Nasini lo ha voluto rivolgere alla Regione dell’Umbria a collaborare con Anci e con i sindaci su questa progettualità, per favorire lo sviluppo e la crescita degli enti, soprattutto quelli più piccoli.
“La sostenibilità ambientale è la via attraverso la quale la nostra regione può uscire dalla grave crisi economica in cui versa. -ha aggiunto invece il Vice Sindaco e assessore all’Ambiente del Comune di Perugia Urbano Barelli, nel suo ruolo di coordinatore della Consulta Anci Umbria per Energia, Ambiente, Sistema idrico- D’altro canto, se lo Stato italiano riduce le risorse ai comuni, l’Unione Europea le incrementa per favorire la sostenibilità ambientale e l’economia circolare. I comuni, dunque, perseguendo questi due obiettivi hanno un’opportunità di maggiori risorse per i propri servizi. Che, in Umbria significa anche confermare e rilanciare l’identità del nostro territorio come patria di San Francesco e del Cantico delle Creature e come cuore verde d’Italia.”
Barelli ha anche ricordato che l’appuntamento odierno è stato organizzato nell’ambito della settimana voluta dal Network Europeo per lo Sviluppo Sostenibile per promuovere, stimolare e valorizzare progetti a tema, che si concluderà il prossimo 5 giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, che anche Perugia celebrerà con una serie di appuntamenti alla biblioteca di San Matteo degli Armeni.
A spiegare nel dettaglio la strategia per lo sviluppo sostenibile è stato, quindi, il Prof. Federico Rossi, docente di Fisica tecnica ambientale presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Perugia e delegato dal Rettore per la sostenibilità di ateneo.
“Lo studio di sostenibilità che abbiamo fatto nell’ambito universitario, stabilendo obiettivi per i prossimi quattro anni, è un esempio di ciò che si può fare per lo sviluppo sostenibile -ha spiegato il prof. Rossi- Il piano di sostenibilità del nostro paese -ha aggiunto- si basa sulle cosiddette 5 P, ovvero Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership, cinque macro obiettivi che, a loro volta, vengono declinati in principi concreti, ovvero le vie per il raggiungimento degli stessi. Il primo passaggio che un’istituzione dovrebbe fare è, quindi, fotografare lo stato attuale ai sensi della sostenibilità, darsi degli obiettivi, quantificarli e poi operare coerentemente per il loro raggiungimento. L’Università è a disposizione per eventuali partenariati.”
Ma come possono i comuni sostenere le idee progettuali, in un periodo come quello attuale di scarsità di risorse finanziarie? I finanziamenti comunitari sono, senza dubbio, un significativo strumento a cui gli enti locali possono accedere.
“Accettiamo volentieri la sfida a mettere insieme una cordata di comuni sui temi dell’ambiente e della sostenibilità -ha spiegato Lucia Maddoli, Vice direttore di Felcos Umbria- del resto la nostra struttura già da tempo opera non solo nella cooperazione internazionale, ma anche per sviluppare una cultura sul tema ambientale e favorire l’accesso alle risorse europee.”
Michele Mommi, sempre per Felcos, ha quindi illustrato alcuni finanziamenti comunitari che gli enti possono avere a disposizione per i progetti di sostenibilità ambientale. Monitoreremo le diverse opportunità di finanziamento -ha detto- e valuteremo le diverse esigenze dei comuni interessati.”