Perugina, l’Umbria scende in piazza a difesa del lavoro e della propria identità: “Come Davide contro Golia”
PERUGIA – Saranno in tante le Istituzioni che si ritroveranno sabato mattina nel centro storico di Perugia, per manifestare la loro vicinanza ai lavoratori Perugina. Ci saranno il presidente e il vicepresidente della Regione, Catiuscia Marini e Fabio Paparelli. Tutti uniti in una battaglia per il futuro e per la tutela dei posti di lavoro. E il senso di questa battaglia arriva dalle parole di don Claudio Regni, parroco di San Sisto. “Togliere il lavoro a una persona è come ucciderla, perché perde la speranza, la pace, la creatività, il futuro e la possibilità di realizzare qualunque sogno e persino la vocazione, qualunque essa sia, matrimoniale o di altro tipo”, ha detto.
Lo stesso parroco di San Sisto, conoscendo personalmente molte delle famiglie a rischio esubero e da sempre vicino ai lavoratori della Perugina, non nasconde la sua preoccupazione nel dire: «Tanta gente è ormai arresa per tante mancate risposte a richieste di lavoro. Quando delle risposte sono arrivate da questa multinazionale, i lavoratori speravano di poter trovare una soluzione occupazionale più stabile, mentre, invece, è arrivata la classica tegola… Non è vero che per via della globalizzazione siamo obbligati a odiarci, messi nelle condizioni di guardarci come nemici, nel mondo del lavoro». Da don Claudio Regni giungono anche parole di speranza: «Noi siamo un piccolo Davide contro un Golia immenso, ma confidiamo in quell’unico ciottolo che è la Parola di Dio, che può tutto».
Sabato 7 ottobre, nel centro storico di Perugia, alla manifestazione cittadina a sostegno dei lavoratori della Perugina, don Claudio Regni non farà mancare la sua partecipazione. «Sarà una manifestazione ordinata, civile e dignitosa – auspica il sacerdote –, fatta di persone che non odiano nessuno, ma che sono vicini a famiglie il cui futuro è incerto». La Chiesa, va ricordato, è vicina alle persone in difficoltà non solo con le parole ma con segni concreti come, ad esempio, gli “Empori della Solidarietà” promossi dalla Caritas per sostenere, in particolare, le famiglie che non hanno lavoro. Nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve sono attivi quattro Empori, di cui uno nella zona industriale di San Sisto che offre il suo servizio a 340 nuclei familiari in difficoltà.
“La Regione Umbria pensa al futuro della Perugina – dicono esprimendo sostegno alla manifestazione e ribadendo l’impegno della Regione a fianco dei lavoratori per la salvaguardia dei posti di lavoro e lo sviluppo. “Perugina – sottolineano – oltre ad essere un marchio di eccellenza del cioccolato made in Italy, è un vero e proprio simbolo di qualità dell’Umbria nel mondo. La storia e il valore di questa fabbrica vanno oltre i fatturati e i bilanci aziendali. Ogni umbro considera questo marchio parte integrante della propria identità regionale”.
“La manifestazione di domani, dunque, a difesa del lavoro e per lo sviluppo, rappresenta – rilevano Marini e Paparelli – un passaggio importante per ribadire come un’intera comunità, fatta di cittadini, forze sociali ed istituzioni, sia vicina ai lavoratori e, al tempo stesso, sia impegnata a ricercare le migliori soluzioni affinché si arrivi al più presto al rispetto degli accordi assunti dalla proprietà nel piano di sviluppo triennale”. “Ci auguriamo, quindi, che quella di domani – concludono – sia la dimostrazione che l’Umbria è capace di riunirsi intorno ad un obiettivo comune e che, senza distinzioni, si possa dare man forte al progetto di rilancio di questa straordinaria ‘fabbrica del cioccolato’”.
Ci sarà anche la presidente dell’Assemblea legislativa Donatella Porzi. “L’Umbria è la Perugina e la Perugina è l’Umbria. Per questo sarò in piazza per partecipare alla mobilitazione dei lavoratori di San Sisto in questo difficile e cruciale momento”, dice la presidente Porzi annunciando la sua partecipazione alla manifestazione. “E’ fondamentale che il dialogo tra le parti riprenda quanto prima – prosegue la presidente Porzi – perché la Perugina è uno dei simboli della creatività imprenditoriale della nostra regione e qualsiasi possibilità di indebolimento deve essere pertanto scongiurata, riaprendo tutti i margini di trattativa per scongiurare gli esuberi. E’ importante – conclude la presidente Porzi – anche la grande adesione riscontrata per la manifestazione, segno che l’Umbria, in questi momenti, sa essere compatta”.
“Saremo in tanti – dice il deputato Walter Verini – per ribadire ad alta voce e con la più ampia coesione possibile, che si tratta di una battaglia di futuro, non difensiva. Perugina è un grande marchio internazionale. E’ una delle eccellenze nazionali. E’ un simbolo non solo della città di Perugia, ma dell’intera Umbria. Una multinazionale come Nestlé ha enormi interessi, diversificati. La logica delle multinazionali è quella cruda – e crudele – dei bilanci. Ma i prodotti di San Sisto non hanno difficoltà a mantenere e conquistare quote di mercato. Sono di altissima qualità. E i livelli del processo e del prodotto, in quella realtà, sono di primissimo piano. E il capitale umano di grande valore. La Perugina non è una qualsiasi azienda umbra. E’ una azienda che ha fatto la storia industriale della città e della regione. Da lì, dalle lotte sindacali, dall’esperienza aziendale sono usciti amministratori locali e regionali di grande peso. Mi vengono in mente un Presidente di Regione come Francesco Mandarini, amministratori come Gianfranco Balucani e Giuliano Mancinelli. O Saverio Ripa di Meana, allora responsabile delle relazioni esterne Ibp, che venne eletto consigliere regionale indipendente nelle liste del Pci. E penso a quadri e operai di qualità che hanno diretto e ancora oggi dirigono Consigli di fabbrica, Rsu, Sindacati. Sì, la Perugina è una battaglia di tutti. Perché è una cosa legata all’identità del passato, del presente e del domani dell’Umbria. Non è un fatto locale. Per questo è giusto chiedere a Nestlé il rispetto degli accordi sottoscritti. Per questo è importante che insieme a sindacati e istituzioni perugine e regionali il Governo nazionale sia impegnato a ricucire i fili di un dialogo. Che potrà portare a immaginare e costruire anche nuovi progetti e nuovi investimenti legati al cioccolato, a diversificare, a trattare. Ma partendo da lì, dagli impegni presi”.
Qualche stilettata arriva dall’opposizione: “Meno attestati di solidarietà e più posti di lavoro”, dice Claudio Ricci (Rp) mentre la Lega nord attacca i deputati Pd: “Saranno in piazza o troppo impegnati nello sciopero della fame per lo ius soli?”. “Prosegue con vigore la battaglia dei lavoratori a difesa della Perugina e dei destini di centinaia di famiglie. Sabato mattina, 7 ottobre, il Movimento 5 Stelle dell’Umbria sarà ancora una volta al loro fianco”, dicono i consiglieri regionali del M5S Liberati e Maria Grazia Carbonari che aggiungono: “Ci uniremo al corteo che sfilerà nel centro storico di Perugia per ribadire la totale contrarietà agli esuberi e condannare i colpi inferti a uno dei maggiori siti produttivi d’Italia da parte della Nestlè”.
“Aderisco convintamente alla manifestazione che si terra’ domani a Perugia, in difesa della Perugina – dice la Senatrice Valeria Cardinali – Mi auguro che anche la cittadinanza possa sentirsi coinvolta in questa battaglia, perche’ oltre a essere una questione occupazionale la Perugina rappresenta la nostra citta’ ben oltre i suoi confini. Come parlamentari nei mesi scorsi abbiamo iniziato un percorso, insieme con sindacati, lavoratori, istituzioni e governo, che ha portato alla firma di un accordo che ora chiediamo a Nestle’ di rispettare soprattutto perche’ e’ l’unico modo per rilanciare il marchio e garantire un futuro all’azienda. Manifestiamo a fianco dei lavoratori e delle loro famiglie, sperando che, anche domani, ci sia quanta piu’ gente possibile a sostenere questa battaglia”.