Perugina, Mirabassi e Borghesi (Pd): “Il sindaco Romizi si attivi per salvare i lavoratori”
PERUGIA – “Con la vertenza Nestlè – Perugina si dipana da circa 8 anni una crisi aziendale determinata dalla continua sottrazione di produzioni e tagli di personale” – affermano i consiglieri del Partito Democratico Alvaro Mirabassi ed Erika Borghesi – “Secondo il management si tratterebbe di 366 esuberi su circa 800 lavoratori e nonostante i tanti ammortizzatori sociali utilizzati nel corso degli ultimi anni ad oggi non è stata trovata una soluzione definitiva”.
“Purtroppo l’’incontro al Mise di giovedì 15 febbraio non ha risolto il problema” – continuano i consiglieri – “ e al momento rispetto agli 800 lavoratori, le adesioni all’uscita incentivata sono circa 80, quelle al part-time circa 110, le opzioni al pensionamento anticipato 32. Perciò circa 144 dei 366 dichiarati in esubero resterebbero senza alcuna certezza. Manca un piano industriale da parte della proprietà per garantire e rilanciare un marchio storico come quello della Perugina, è necessario un impegno forte per costringere Nestlé ad un azione concreta che consenta il rilancio della produzione e quindi del lavoro. La situazione che si è venuta a creare è di forte disagio e preoccupazione tra i dipendenti, anche alla luce del modo in cui è stata gestita la riorganizzazione del personale e per la mancanza di criteri trasparenti e plausibili e condivisi da lavoratori, sindacati e azienda”.
“Perciò” – concludono Mirabassi e Borghesi – “abbiamo presentato un ordine del giorno per audire in commissione le rappresentanze sindacali ed i lavoratori Nestlè-Perugina, in modo da approfondire la tematica ed ascoltare le istanze e le problematiche da coloro che, ad oggi, sono i protagonisti di questa difficile vicenda, ma soprattutto con la nostra proposta chiediamo a Sindaco e Giunta di spendersi ed attivarsi per trovare una soluzione al problema, così come da tempo stanno facendo i Sindaci di Corciano e Magione, che hanno svolto un ruolo attivo in questa difficile situazione, incontrando sia le rappresentanze sindacali che i lavoratori Nestlé-Perugina.”