Religione, filosofia e scienza al convegno organizzato dal Centro Speranza di Fratta Todina
Grande successo del convegno “Prendersi cura: un’esperienza di amore e speranza che dura da 40 anni” che si è tenuto sabato scorso presso il Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza di Todi. La giornata di studio, organizzata dal Centro Speranza di Fratta Todina in occasione del 40esimo anniversario dell’attività, ha offerto un approfondimento sul tema del “prendersi cura” da tre prospettive fondamentali: religiosa, filosofica e scientifica.
L’evento ha visto la partecipazione di esperti e testimoni che hanno esplorato come la cura sia al centro dell’esperienza umana, non solo come gesto pratico, ma come atto di amore e dedizione. L’aspetto religioso ha evidenziato il ruolo della spiritualità nel prendersi cura dell’altro. La riflessione filosofica ha invitato a considerare la cura come un valore universale, radicato nell’etica e nella dignità della persona. Infine, l’approccio scientifico ha fornito una prospettiva educativa e sanitaria, evidenziando l’importanza di un’assistenza completa e integrata per le persone con disabilità.
Il convegno, che ha visto la presenza di numerosi relatori, si è chiuso con il contributo pratico delle famiglie e dei rappresentanti di realtà simili al Centro Speranza, come il Serafico di Assisi e la Comunità Capodarco di Perugia, e di Anffas per loro (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) della Regione Umbria.