Saldi estivi dal 3 luglio, il decalogo Confcommercio per farli in sicurezza

Anche per l’Umbria, in concomitanza con quasi tutte le regioni italiane, è il momento dei saldi estivi, che inizieranno sabato 3 luglio per concludersi il 1° settembre. Arrivano puntuali anche le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, secondo le quali ogni famiglia spenderà in media 171 euro (74 euro pro capite) per l’acquisto di capi scontati, per un valore complessivo di 2,6 miliardi di euro.

“Si tratta di una cifra un po’ più alta rispetto a quella prevista per lo scorso anno e questo ci induce a un cauto ottimismo”, commenta Carlo Petrini, presidente Federmoda Umbria Confcommercio.

“Avvertiamo del resto la voglia di ritorno alla normalità che hanno gli umbri e i saldi estivi possono essere l’occasione per rinnovare il guardaroba in vista delle tanto desiderate vacanze, acquistando a prezzi convenienti e nelle migliori condizioni di sicurezza. Su questo i nostri clienti possono davvero essere tranquilli: i loro negozi di fiducia sono pronti ad accoglierli ed assisterli per acquisti davvero sicuri”.

Federazione Moda Italia e Confcommercio hanno stilato un decalogo con una serie di indicazioni utili a esercenti e clienti, per effettuare gli acquisti in saldo in condizioni di sicurezza e trasparenza.

 

Decalogo dei “saldi chiari e sicuri”

Distanziamento sociale

Va mantenuta la distanza di almeno un metro tra i clienti in attesa di entrata ed all’interno del negozio.

 

Disinfezione delle mani

All’ingresso nei negozi è obbligatoria la pulizia delle mani attraverso le soluzioni igienizzanti messe a disposizione degli acquirenti.

 

Mascherine

I clienti devono obbligatoriamente indossare la mascherina, così come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con i clienti stessi.

 

Cambi

La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

 

Prova dei capi

Non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante. Prima di effettuare la prova vanno disinfettate le mani e, durante la prova dei prodotti, va sempre indossata la mascherina anche nei camerini.

 

Pagamenti

Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e, in ogni caso, vanno favorite modalità di pagamento elettroniche.

 

Prodotti in vendita

I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

 

Indicazione del prezzo

Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

 

Riparazioni

Qualora il prodotto acquistato in saldo debba prevedere modifiche e/o adattamenti sartoriali alle esigenze della clientela (es. orli, maniche, asole, ecc…) il costo è a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. L’operatore commerciale dovrà darne preventiva informazione al cliente.

 

Permanenza nei negozi in tempi di Covid-19

Sostare all’interno dei locali solo per il tempo necessario all’acquisto di beni ed evitare abbracci e strette di mano.