Salvini a Umbertide. Comparso anche uno striscione: “Occhio Salvini, stavolta spariamo noi”
UMBERTIDE – Una visita carica di polemiche e anche con una coda di veleno quella che ha accompagnato Matteo Salvini in Umbria. Un passaggio in campagna elettorale a Umbertide per inaugurare la nuova sede della Lega e per visitare il cantiere della tanto discussa moschea. Lo striscione lungo la E45 con la scritta rossa e verde: “Occhio Salvini, stavolta spariamo noi”. Una frase inquietante a pochi giorni dai fatti di Macerata. Lo striscione è stato sequestrato dai carabinieri. Anche ad Umbertide, il leader del Carroccio ha avuto un gruppo di manifestanti antifascisti ad attenderlo. In questo caso lo striscione non era minaccioso ma neppure amichevole: “Fai la guerra ai poveri e sei servo di Berlusconi”. Durante la visita a Umbertide, accolto da militanti e semplici cittadini, il leader della Lega ha rilasciato molte dichiarazioni, anche su Macerata. “Se c’è qualcuno che è irresponsabile nei confronti degli italiani e della pace sociale è il Pd”, ha detto. Salvini ha parlato anche di Islam e moschee: “Chiudere le moschee illegali. Voglio sapere chi finanzia e chi c’è dietro, da dove arrivano i soldi. Chi predica e cosa predica. Io non ho mai avuto problemi di culto e religiosi con nessuno. Il problema dell’Islam è che è una legge, non è una religione. Nel nome di un dio impone una legge. Secondo me incompatibile con i nostri valori, diritti e libertà. Se dietro c’è un regime islamico fondamentalista che finanzia perché nel cuore dell’Umbria devo avere l’insediamento di un Paese islamico oltranzista?”. Salvini è stato duro contro Islam e la moschea ad Umbertide, aggiungendo che l’Islam è una religione non compatibile con valori Costituzione. Immediate le reazioni dei candidati del Pd e Liberi e Uguali contro il leader della Lega. “La Repubblica – sottolinea l’esponente di LeU Maestri – è nata per costruire la democrazia dove c’erano le macerie di una dittatura fascista. Salvini dovrebbe sapere che la Costituzione tutela la libertà religiosa di ogni cittadino, senza discriminazioni. Noi vogliamo una società dove culture e religioni diverse convivano non solo pacificamente, ma arricchendosi reciprocamente. Vogliamo una società sicura e accogliente per tutti. Chi, come Salvini sostiene certe posizioni, mina la sicurezza e la pacifica convivenza di tutti”. Duro anche l’esponente del Partito Democratico dell’Altotevere Valter Verini, ex bracciodestro di Veltroni. “Io penso che Salvini non si renda conto dei rischi che fa correre al Paese dichiarando guerra alla religione islamica. Dice cose irresponsabili, una dietro l’altra. Ieri ha attaccato la riforma carceraria, il cui cuore è quello di far uscire rieducati e riabilitati, dopo una pena giusta e certa, detenuti che in questo modo non tornano a fare i delinquenti. Oggi spara sull’Islam, attaccando non fanatici ed estremisti ma mettendo insieme tante persone che vivono la loro religione rispettando gli altri e le regole. Offendere sentimenti religiosi vissuti con responsabilità e spirito di dialogo, significa essere incendiari, altro che tutori della sicurezza”.