Sangemini, si fa viva la proprietà: ” non ci sarà nessuna chiusura “. Presidio dei lavoratori in Prefettura.
” Non è prevista nessuna chiusura degli stabilimenti, né a San Gemini, né in Umbria, né in Italia “, si fa viva finalmente la proprietà della Sangemini. Con una nota l’Ami (società milanese) non nasconde le difficoltà del momento ma assicura che ” è allo studio una riorganizzazione e una razionalizzazione del gruppo, che permettano di rendere sostenibili le attività sui territori, anche alla luce della fase problematica del settore delle acque minerali in Italia”. La società , assicura la proprietà, è impegnata a individuare al più presto una soluzione di concerto con tutti gli attori in campo, nazionali e territoriali, in ” da affrontare al meglio la prossima stagione estiva, servendo i propri clienti con il supporto di tutta la filiera produttiva “. Nel frattempo si è tenuto un presidio dei lavoratori davanti alla Prefettura di Terni dove c ‘ è stato l’incontro dei sindacati con il Prefetto Emilio Dario Sensi. ” Il clima è incandescente – dicono Cgil Cisl e Uil – i lavoratori hanno dato davvero tutto, anche attraverso la cassa integrazione “. Al termine dell’incontro i sindacati hanno chiesto al Prefetto di convocare la proprietà (Massimo Pessina , gruppo Ami) per scongiurare che le tensioni sociali diventino sempre più incandescenti. Sempre al Prefetto è stato chiesto di sollecitare una interlocuzione alla Regione dell’Umbria (titolare e garante delle concessioni ) e con il Ministero dello Sviluppo economico per un tavolo di gestione della crisi.