Scappano i profughi della Diciotti, Bassetti: “Sono dispiaciuto”
PERUGIA – Nonostante l’accoglienza della Cei, i migranti della Diciotti hanno scelto di rendersi irreperibile. Una scelta che ha causato qualche ripercussione politica. “Sono profondamente dispiaciuto per l’allontanamento di alcuni profughi da Rocca di Papa – dice il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente Cei e arcivescovo di Perugia intervistato da Avvenire – So con quanto amore e premura erano stati accolti dalla Caritas, ci siamo veramente sentiti di fare per loro tutto ciò che facciamo per i nostri poveri. E ora temo per la loro sorte: ci sono tante espressioni di malavita nella nostra società, pronte a sedurli come specchietti per le allodole. E anche questo mi fa paura. Ma rispetto la loro scelta anche se la ritengo in parte assurda. ‘Liberi di partire liberi di restare’: sono scelte opposte che difficilmente si possono conciliare”.
“Non ho nulla da rimpiangere circa quanto abbiamo fatto per accoglierli e toglierli dalla nave Diciotti. La nostra coscienza su questo punto è tranquilla, e il Vangelo ci dice che in situazioni analoghe dovremmo sempre comportarci nello stesso modo. È la logica del Samaritano, che ci porta a prenderci cura, a farci carico, a interessarci, a fermarci accanto”. Bassetti dice che avrebbe voluto incontrare i profughi e si rammarica, perché l’allontamaneto non è per loro la scelta migliore.
“La loro scelta la ritengo un’imprudenza – dice Bassetti – ma devo anche capire che se lo hanno fatto avevano dei motivi, non è certo perché li abbiamo angariati o trattati male”.